di
Simona Cannata
Indosso
piccoli altoparlanti e ascolto una musica rilassante per capire
quanto il tempo di osservare la natura umana sia un diritto di tutti.
La comunicazione ossessiva è divenuta un vizio ma anche un lusso.
Dispongo
di un’ampia scelta di luoghi fra il web, la realtà aumentata, la
realtà virtuale e la realtà, ma in fretta così, da non voler
perdere la memoria storica e personale, con l’immediatezza di un
sorriso, scelgo l’ora d’aria nella realtà.
Una
giornata in campagna e una lezione di yoga subito dopo suscitano una
maggiore presa di contatto del corpo che “comincia a fare il più
doloroso lamento che mai facesse femina” (Boccaccio). In questi
spazi reali la mia visione solare della vita ha tutto il tempo
necessario di allenarsi e di radicarsi, a dispetto della malattia e
della conseguente morte di un genitore che, pur grandi lezioni di
vita, sono un enorme lutto con cui convivere una vita intera.
La
vita mi appartiene nel profumo della conoscenza, nelle lunghe
riflessioni prima di una scelta, durante il cammino agile ed
elegante, lento e impacciato, personale e temperato, perché la
presenza deve lasciare qualcosa in sospeso che non sia solo un pixel.
Mentre
mi alleno guadagno una bellissima giornata e gioco con i suoni
naturali. Individuo la forza nella quiete e nell’evoluzione dei
cervelli. Sorrido. Il tempo è un certificato rilasciato dalla
massima autorità che è la vita. Al tempo affido documenti ed
esperienza personali.
C’è
da scrollarsi le spalle, avere idee e opinioni per ambientarsi di
nuovo nel nostro tempo e stabilirci in un nuovo luogo incontaminato e
storico della Terra che solo questa continuità illimitata può
scrivere e descrivere col nostro aiuto e con qualche sorriso in più.
Chi
è Simona:
Simona
Cannata è nata a Ragusa Ibla- il quartiere ricostruito in stile
barocco sulle rovine del terremoto - ma è cresciuta nelle campagne
modicane, non lontano dal mare azzurrino di Sampieri e Pozzallo e
dalle acropoli arroccate sui dirupi di pietra di Scicli. Musicista
anticonformista e poetessa latitante...la scrittura, che la
accompagna costantemente da quando aveva 4 anni, viene esibita sempre
con pudore e delicatezza, con una sorta di riserbo."
da
Biografia di Gae Capitano (autore di testi)
Articoli
precedenti:
Alla
vecchia maniera:
Il
profumo della lana in inverno:
Copyright
testo e fotografie by Simona Cannata
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