di
William Molducci
Gli
Azimut debuttano con “Resistenza”, il loro primo EP, il cui
titolo non va inteso in senso politico o legato all’attualità ma
interiore e individuale, uno sguardo sulla psiche dell’uomo
osservata e tratteggiata in diversi modi.
Il
gruppo si è formato nel 2014 grazie all’incontro tra il cantante e
chitarrista Enrico Ferreri, il bassista Edoardo Sacchi, il
chitarrista Michele Palmieri e il batterista Cristhian Ferrini. La
loro musica è di matrice indie-rock con inevitabili contaminazioni
pop, addolcite da melodie quasi elastiche. I testi adottano una
tecnica di sintesi sottrattiva, un illusorio ermetismo da compensare
con la sensibilità di chi li ascolta.
I
cinque brani del disco tracciano un percorso introspettivo seguendo i
testi di Ferreri e le musiche di Palmieri e dello stesso Ferreri. Le
dinamiche del viaggio passano attraverso “Abbraccio vago”, il
brano raccontato dal video di Lorenzo Debernardi, con la
rappresentazione dei sette peccati capitali. La canzone invita ad
andare oltre le apparenze, a non nascondersi dietro a una maschera o
a un velo, sorretta da chitarre a 1000 volt!
La copertina dell'EP |
“Sala
d’attesa” è un gioco di parole che racconta la fine di un amore,
cercando di dimenticare e perdonare errori e bugie. Le parole si
perdono tra i suoni in movimento e la voce moderna e pressante di
Enrico Ferreri.
“Questa
canzone non ha niente da dire, ma urlare forte mi farà sentire”,
recita il testo di “Medico”, che invita a mostrare i propri punti
deboli medicandosi i dolori. Ritmo quasi monocorde, efficace nelle
varianti, da seguire lasciandosi andare senza freni.
Gli Azimut |
“Piccola
Pausa” è un punto di riflessione necessario per far bollire
l’agitazione, dilatando le vene, allo stesso modo di un fermo
immagine, nel momento in cui la spinta del salto si è esaurita e non
è ancora iniziata la discesa: “Il
gesto è sempre lo stesso, la gravità, no, non ti avrà…”.
Il
rock degli Azimut è orecchiabile e privo di inutili fronzoli, spinto
dalla base ritmica di basso e batteria. Nelle loro canzoni il testo
ha una parte di rilievo, una visione del mondo e dell’uomo per
nulla scontata, con citazioni complicate ma rese semplici dalle
sottotracce che devono essere individuate. Il brano “Resistenza”
riassume questi concetti, in una contrapposizione di ruoli che cerca
di comprendere diverse prospettive. La loro è quella di “resistere”
e di fare musica!
Azimut
– Video ufficiale: “Abbraccio vago”
Copyright
by William Molducci
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