di
William Molducci
Non
è semplice parlare del nuovo lavoro di un mostro sacro della musica
italiana come Peppino di Capri ma non è neppure difficile. Basta
mettere da parte tutto quello che rappresenta e ha rappresentato,
chiudere gli occhi e ascoltare i tredici nuovi brani che compongono
“L’acchiappasogni”.
Le
note e la melodia di “Dimme addo’sta”, uno dei due brani in
napoletano, trasportano la mente nella Napoli di oggi, in un gioco di
parole tra il lasciarsi e il ritrovarsi, con sentimento e senza
rancore: “… dimme addo’sta, dimme chi è…”, la musica è
del maestro Adriano Guerrino.
In
“Ho visto l’amore” si toccano corde consuete nel repertorio di
Peppino, con una punta di malinconia verso un amore da cui bisogna
fuggire, prima che se ne vada da solo.
Cover del nuovo album di Peppino di Capri |
“Sopravviverò”
ammicca agli anni ’60, tra accordi di chitarra, armonica e un coro
degli angeli da brivido. “Esiste” emana odore di “nuovo”, pur
avendo profonde radici nella tradizione della canzone popolare.
Il
cuore colorato di “Come finirà” fa coppia con gli occhi stregati
di “Ancora un minuto”, scritta da Francesco Serino, mentre “Capri
song”, con il testo di Mogol, è un inno alla splendida isola
azzurra, da cui non si può stare lontani più di un anno.
“Mai
mai” naviga in un mare di ricordi cullati da una ritmica insolita,
le emozioni sono invece raccontate in “Amore esagerato”, per le
strade del passato, dove il tempo si è fermato… in una Napoli dai
ricordi un po’ sbiaditi dall’inesorabile lento incedere del
tempo.
Il
tema del ricordo è presente anche nella piacevole “Ti sto
cercando”, invece, l’orecchiabile “A voglia ‘e cantà” ci
riporta alle ballate mai prive di atmosfere e di struggenti
ritornelli, lasciando a “Innamorarsi ancora” il compito di
descrivere le emozioni di un nuovo amore.
L'acchiappasogni
(dream catcher) è una leggenda della mitologia degli indiani del
Nord America; si crede che venga appeso alla finestra con lo scopo di
afferrare un sogno che viaggia nell'aria
|
Conclude
l’album la celebrativa “50 anni”, una dedica a una carriera
lunga oltre mezzo secolo, coronata da un nuovo capitolo rappresentato
da quest’album che si lega idealmente al “Sognatore” di quasi
trent’anni fa.
La
voce di Peppino di Capri è sorprendentemente giovane a tutto
vantaggio delle melodie, rese gradevoli da lievi mutamenti della
ritmica, in grado di sollecitare risposte emotive in chi le ascolta.
Peppino
di Capri “Addo’sta”:
Copyright
by William Molducci
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