Charisma
– Tullio Pizzorno
di
William Molducci
“Charisma”
è il nuovo album di Tullio Pizzorno, un artista
fuori da ogni schema e difficilmente catalogabile nel panorama
discografico italiano. Il genere musicale in cui si muove è a volte
funky a volte jazz e soul o per meglio dire una “fusion” di
questi sound, senza escludere atmosfere più mediterranee. Il disco
contiene 14 brani, di cui Pizzorno ha scritto musiche e testi.
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Funk
è un termine coniato negli Stati Uniti negli anni cinquanta, che
indica caratteristiche ritmiche e sonore presenti in diversi ambiti
musicali. Inizialmente il termine fu usato nel jazz per indicare un
approccio musicale rude e senza contaminazioni. In seguito funky
fu utilizzato anche per generi quali soul e R&B. Fusion
è un genere nato alla fine
degli anni sessanta, che combina elementi di jazz, rock e funk. Tra i
primi dischi fusion citiamo: “Hot
Rats” di Frank Zappa (1969) e
i “In a silent way” (1969) di Miles Davis.
Tre
anni dopo il precedente
"Di vista" i tempi erano maturi per il sesto album,
soprattutto per rimarcarne il taglio "più o meno funk". Le
prime reazioni di chi l’ha ascoltato sono state molto positive e
sono venute dal Giappone dove Pizzorno è noto e apprezzato, grazie
al pianista danese Niels Lan Doky (conosciuto tramite Gino Vannelli),
che ha inciso un suo brano, inserendolo in una compilation di musica
italiana prodotta per il mercato del sol levante. Tullio
ci ha confermato che Alberto Radius ha apprezzato il nuovo lavoro,
anche se, da rocker puro qual è, ha precisato che il funk/fusion non
è nelle sue corde. Massimiliano Pani conferma di essere il suo più
grande fan e da altri discografici e musicisti amici ha avuto
attestazioni di stima per le musiche e i testi.
Dal
1995 Mina ha inserito il musicista casertano tra i suoi autori,
incidendone alcuni brani tra cui: "La fretta nel vestito",
"Di vista" e "Musica per lui". Tullio Pizzorno è
un compositore e musicista polistrumentista allievo del maestro Lilli
Greco (colonna portante degli anni d’oro della RCA Italiana), con cui ha lavorato insieme in occasione di “Un dubbio”,
il suo album d’esordio.
Tullio
ritiene che “Charisma” sia un album che doveva a se stesso, una
nuova pietra nel suo cammino, costruita senza guardare alle regole di
un mercato che in realtà non esiste, strizzando l'occhio a chi,
seguendolo dall'estero, è puntuale nell'apprezzare certe
"digressioni soul-jazz", che si diverte fare.
Charisma
“Back
to basics” è il brano di apertura del disco, introdotto da un
dialogo tra chitarre, che lasciano spazio alle percussioni, a
“tocchi” di tastiere e fiati (questi ultimi gli unici a essere
expander di campioni insieme agli archi). La voce di Tullio spazia
dalle intonazioni tipo “back voice”, sino alla “voce
dell’anima”. Musicalmente questo pezzo si può definire il
manifesto dell’album.
“New
York sotto la neve” è il secondo brano di Charisma: “New
York sotto la neve è fumo congelato, cipolle e ristorante profumato,
la faccia di Herald Square, non cambia d’espressione, è bianca ma
non perde il suo colore …”.
Nei versi di questa canzone ritroviamo con piacere il Pizzorno
allievo di Oscar Avogadro, che ha contribuito alla realizzazione
dell’ultimo album di Alberto Radius. Gli assoli di chitarra
elettrica si legano idealmente alle performance del grande Alberto,
ma l’atmosfera del brano ne evidenzia l’originalità e la
padronanza nella scrittura e nell’esecuzione.
Il
ritmo cambia con “Charisma”, il brano che dà il titolo
all’album, la voce dialoga con gli altri strumenti, in una serie di
emissioni che raggiungono anche il falsetto.
Le
romantiche note suonate al pianoforte introducono “Charismatic”,
un brano strumentale melodico, che conferma la duttilità del suo
autore, capace di melodie e ritmi intensi, ma anche di riflessioni
musicali, in grado di trasformare le note in immagini. Tullio scrive
per il cinema e questo brano ne conferma qualità e ispirazione.
“Amoresagerato”
ha il ritmo struggente e le parole del rimpianto amoroso, mentre in
“Sarà la fine del mondo”, l’allegria contagia avvenimenti
fanta-catastrofici: “Tu,
amico distratto da mille pensieri, dai telegiornali, ascolta il
messaggio che arriva diritto, dall’alto dei cieli, da amici
spaziali … sarà la fine del mondo, lo sapevamo da un pezzo, ci
sono gli ufo di mezzo … e noi che ridiamo e noi che diciamo e noi
che ci crediamo …”.
Armonia,
nostalgia e Facebook in “Chi si appartiene” e “Third life”,
mentre in “Il nostro Made in Italy”, l’anima funky dell’artista
prende il sopravvento, tra parmigiano, mozzarelle e vino in bustina.
“La
persona che impara il tuo nome” e “Segnali di fumo di sigaretta”
miscelano parole e musica in un unico suono, un legame armonico dai
toni quasi confidenziali. Pizzorno si apre a chi lo ascolta e parla
di se stesso, i due brani “sognano” melodie che vengono dal
cuore: “Due come noi sarà
una storia inutile, se per parlarci un po’ dobbiamo illuderci, che
ci capiamo eh no, senza discutere, persi nel fumo di sigaretta …”.
“Spilli”
e “Keep left” riflettono il sound di Tullio, si tratta di due
brani di largo respiro, coadiuvati da testi intelligenti, costruiti
sulla fusione di note che l’artista organizza con sapiente
maestria: “Keep left and don’t look back, now stop!”.
Tullio
Pizzorno torna alla discografia e lo fa con un prodotto pieno di
sorprese, pensato, scritto, realizzato e suonato tutto da lui.
“Charisma” è un passo avanti nella sua carriera di musicista,
coerente con la precedente produzione e messaggero di una cresciuta
maturità.
Copyright
©
by William Molducci
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