78 anni di vitalità,
festeggiati al Cremlino
di Simonetta Sandri
Mercoledì 24 Giugno,
Renzo Arbore ha festeggiato i suoi 78 anni, e l’ha fatto con
allegria, e, soprattutto, con originalità, come sempre. Perché
l’evento è avvenuto, sul palco del teatro del Cremlino, il Palazzo
dei Congressi dove Krusciov e Breznev parlavano a migliaia di
delegati giunti da tutta l’Unione Sovietica, luogo che sarebbe
immensamente piaciuto al romagnolo e “rosso” Ferrini, uno dei
personaggi cult di “Quelli della Notte”, di esattamente 30 anni
fa. Una sala piena.
In questo luogo
storicamente importante, oggi divenuto punto di ritrovo culturale per
i numerosi concerti che vi si tengono, Arbore si è esibito, con la
sua Orchestra Italiana, davanti a molti illustri invitati,
imprenditori, ministri ed esponenti di spicco del mondo della cultura
russa. L’artista è stato invitato dall’Ambasciata Italiana a
Mosca e dal sindaco della città, come ha detto in un’intervista su
Rai Tre la settimana scorsa. Lo spettacolo è stato ripreso anche
dalla televisione russa; sono molti a ricordare ancora la sua
esibizione storica sulla Piazza Rossa nella primavera del 1996.
All’epoca, la piazza era andata in visibilio davanti a una versione
mandolinata, al ritmo di tarantella, di “Oci Ciornie”. Oggi
Arbore, pioniere innovatore di varietà e costume, messaggero di
un’Italia colorata e folkloristica, è ambasciatore dell’Expo di
Milano nel mondo ed è tornato a Mosca anche per promuovere la
manifestazione, con immagini, video e messaggi importanti e potenti.
Sala interna del Cremlino |
Abbiamo avuto la
fortuna di esserci, a questo divertente e unico evento mondano, di
poter sentire brani napoletani e classici fra le mura di un edificio
tanto imponente e sorprendente, che ci ha accolto con marmi e simboli
sovietici maestosi. Immersi dalla storia ma anche dalla modernità.
Momenti del concerto di Renzo Arbore |
Il “maestro dello
swing”, l’“attore multigenere” o il grande “jazz man”,
com’è definito in Russia, ha portato una musica coinvolgente di
grande qualità, talento, potenza, energia e colore in un pubblico
inizialmente un po’ tiepido ma completamente coinvolto dopo cavalli
di battaglia molto amati dai russi come “L’italiano” di Toto
Cutugno o l’immensa, sempre verde e intramontabile “Volare” di
Domenico Modugno. Si parte con “O Sarracino” e Guaglione” di
Renato Carosone, si passa per “I' te vurria vasà” (con immagini
del grande Roberto Murolo), il crescendo arriva con “Come facette
mammeta” e “O Sole mio”. Il tripudio finale con “O’ surdato
‘nnamurato”. Bellissimo il pezzo di mandolini, avvicinati alla
balalaika russa. Ottima scenografia, luci incantevoli, grande musica.
Durante il concerto sono stati eseguite canzoni italiane famose in Russia come nel caso de "L'Italiano" di Toto Cutugno |
I concerti di Renzo Arbore si tengono con grande successo in tutto il mondo |
Sentire tarantelle,
mandolini e melodie mediterranee in un ambiente che s’immagina
freddo per definizione e vederlo scaldare piano piano, da italiani, è
davvero emozionante. Non si tratta di puro campanilismo, ma di una
sensazione forte, che arriva, avvolge e travolge. Un momento
piacevole. Anche di nostalgia per un paese bello, caldo e lontano che
sa ancora accarezzare teneramente e intensamente i cuori. Grazie
Renzo e buon compleanno. Cento di questi giorni.
Veduta di Mosca |
Auguri al Maestro |
Renzo Arbore e L'Orchestra Italiana |
Fotografie di Simonetta Sandri
Copyright
by Simonetta Sandri
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