di
William Molducci
“Smile”
ci mostra un mimo, vestito da pagliaccio, che ha sempre il sorriso
sulle labbra, soprattutto durante il suo spettacolo in strada. Il
mimo è sordomuto ma con la sua forza e la simpatia dimostra come
ogni persona possa esprimersi facendo leva sulle sue qualità, al di
là di ogni impedimento.
Il
film introduce, con delicatezza, lo spettatore nel mondo della
sordità, facendo emergere le discriminazioni di cui sono vittime
molte delle persone che hanno questo problema.
“Smile” non ha
toni vittimistici, anzi, offre allo spettatore spunti di riflessione
consentendogli di rendersi conto del pregiudizio allo scopo di
superarlo, anche con un semplice gesto d’amore come lo può essere
un colloquio tra un padre e suo figlio. Una chiave di lettura poetica
che incontra l'amore, un sentimento vissuto nel suo difficile
quotidiano.
Il
mimo vive in una grande città dove ha amici e amiche, in particolare
la commessa della pasticceria, che forse prova un sentimento per lui,
a cui dona un fiore di plastica; ha anche un figlio, che vive qualche
disagio a causa del suo stesso problema fisico.
L’amore
è la chiave di lettura di questo bel cortometraggio di Matteo
Pianezzi (frame tratto dal film)
|
Giunto
a casa trova ad attenderlo il figlio, seduto sul divano, con ancora
sulle spalle lo zaino della scuola. Il bambino è triste, non vuole
più andare a scuola perché i compagni lo prendono in giro a causa
della sua “diversità”. Il padre, con estrema dolcezza e
soprattutto con verità, gli spiega che lui è un bambino uguale a
tutti gli altri, che è bellissimo, forte e coraggioso: “le persone
dicono un sacco di stupidaggini, meno male che io e te non dobbiamo
sentirle”. Le sue parole entrano nel cuore del piccolo, pronto ad
affrontare le difficoltà della vita.
Martino
Apollonio è il protagonista di Smile
|
“Smile”
più che un cortometraggio è un atto di amore, che in fondo è la
chiave di lettura di questa storia, come ha affermato anche lo stesso
Pianezzi: "L’amore avvolge lo spettatore come una coperta,
coccolandolo, facendolo sentire a suo agio, libero di emozionarsi”.
Il soggetto e la sceneggiatura sono dello stesso Pianezzi, mentre le
belle illustrazioni che impreziosiscono il film sono di Francesco
Venturi. Un plauso va riservato al protagonista Martino Apollonio (ha
recitato nell'episodio Cuori randagi del film Eden del regista Johnny
Triviani), a tratti davvero commovente e all'ottima fotografia di
Dario Di Mella. Il cortometraggio ha vinto la
prima edizione del Festival Cinethica
e il premio come miglior corto al
Festival Internazionale di Mompeo 2012 oltre al premio come miglior
attore assegnato a Martino Apollonio, per la sua straordinaria e
“silenziosa” interpretazione.
Sara
Sartini interpreta la parte della commessa (frame tratto dal film)
|
“Smile”
di Matteo Pianezzi, con Martino Apollonio, Fabio Raimondi, Sara
Sartini, Fotografi
di scena: Marco Mastrojanni e Claudio Cesarano, Direttore della
fotografia Dario di Mella, 2011,
Produzione: Diero, Italia, durata 8’
Il
film in edizione integrale su YouTube:
Copyright
©
by William Molducci
Nessun commento:
Posta un commento