di
William Molducci
I
fotoromanzi hanno una matrice italiana, c’è chi ne fa risalire la
paternità a Cesare Zavattini, uno dei massimi esponenti del
neorealismo cinematografico, e a Damiano Damiani, regista de “La
noia”, “Il giorno della civetta”, “La piovra”.
Gli
anni sessanta videro l'affermarsi della Lancio, nata inizialmente
come società di pubblicità nel 1936 per opera di Arturo Mercurio e
trasformatasi in casa editrice di fotoromanzi nel 1960. La Lancio
portò al successo numerosi personaggi: Franco Gasparri, Michela Roc,
Franco Dani, Adriana Rame, Katiuscia, Kirk Morris, Pierre Clement,
Paola Pitti, Jean Mary Carletto, Alex Damiani, Claudia Rivelli
(sorella di Ornella Muti).
Nel
1976 la tiratura delle case editrici di fotoromanzi raggiungeva in
Italia la quota di oltre otto milioni e seicentomila copie al mese,
di cui cinque milioni vendute dalla sola Lancio.
Foto di scena di "Mark colpisce ancora" |
Come
era inevitabile anche il cinema iniziò a corteggiare i protagonisti
dei fotoromanzi, grazie all’enorme popolarità raggiunta, Franco
Gasparri venne scelto per interpretare Mark.
Dopo
le prime apparizioni in alcune pellicole peplum (film a carattere
mitologico): Goliath contro i giganti (1961) e La furia di Ercole
(1962), con la saga di “Mark il poliziotto” il cinema gli
spalancò le porte. Tutti e tre i film di “Mark”, diretti da
Stelvio Massi, ebbero incassi eccezionali al botteghino e si
inserirono al vertice del filone "poliziottesco".
“Mark
il poliziotto”, “Mark il
poliziotto spara per primo” e “Mark
colpisce ancora”, tra il 1975 e il 1976, attirarono nei
cinema milioni di italiani, ampliando la popolarità di Franco
Gasparri, che riuscì a crearsi un suo pubblico cinematografico. Il
cinema di “genere” italiano, rivalutato da Quentin Tarantino in
anni recenti, era appannaggio di registi quali Enzo G. Castellari,
Umberto Lenzi, Lucio Fulci, Lamberto Bava, grazie al personaggio
interpretato dal divo dei fotoromanzi, anche Massi entrò in questa
ristretta cerchia.
In
“Mark il poliziotto” Gasparri interpreta il ruolo del commissario
Terzi, impegnato
a sconfiggere i malavitosi. Mark non dosa umorismo e azione come il
tenente Callaghan e non cerca neppure di fargli il verso, ma non
mancano citazioni e analogie, per esempio la scena dell’uccisione
dei due poliziotti in auto, oltre all’inseparabile pistola fuori
ordinanza. L’attore si cala bene nel ruolo, con naturalezza e
spontaneità, anche se il personaggio, sarà meglio caratterizzato
nel film successivo.
Locandina del secondo film della serie "Mark il poliziotto" |
Girato
e ambientato a Milano, la trama del film si sviluppa sui sospetti di
Mark verso un rispettabile imprenditore milanese, che in realtà è
il capo di un’organizzazione di trafficanti d’eroina. Nel cast
nomi eccellenti: Lee J. Cobb, Giorgio Albertazzi, Giampiero
Albertini. Il
ruolo del killer è affidato al pugile campione europeo dei pesi medi
e superwelter Juan Carlos Duran, ritiratosi a Ferrara, dopo avere
chiuso con il ring.
Franco Gasparri è stato uno dei protagonisti della grande stagione dei fotoromanzi |
Nello
stesso anno uscì il sequel “Mark il poliziotto spara per primo”,
che risultò migliore del primo episodio. Il commissario Terzi è
trasferito a Genova per occuparsi di una serie di omicidi, provocati
da un killer che si firma "la sfinge". Il “trait d’union”
con il primo film è il personaggio interpretato da Lee J. Cobb,
divenuto rispettabile e potente. Nel cast Massimo Girotti sostituisce
Albertazzi, nel ruolo del capo di Mark, mentre Nino Benvenuti
subentra a Duran, nella parte del violento.
Le
scene d’azione sono ben realizzate, senza troppe concessioni al
sensazionalismo, girate nei vicoli di Genova e Savona, dove Mark
insegue, pistola alla mano, un delinquente fino all'interno del
cinema Astor, dov’è in programmazione proprio un poliziottesco “La
polizia ha le mani legate”, uscito nelle sale in quel periodo.
La
sceneggiatura, ben articolata, agevola il lavoro di Franco Gasparri,
sempre più a suo agio con il mezzo cinematografico, che si appropria
del personaggio e lo rende credibile, facendo intravedere
potenzialità interpretative ancora maggiori. La regia di Massi
acquista spessore, notevoli alcuni cambi di fuoco, che valorizzano la
fotogenia e l’espressività del protagonista.
Locandina del documentario realizzato da Stella Gasparri, dedicato a suo padre |
“Mark
colpisce ancora” è il terzo episodio, ma in realtà è un capitolo
a parte della serie, in quanto il protagonista non è il commissario
Terzi, ma un agente di polizia il cui cognome è Patti. Il
personaggio è caratterizzato in modo diverso, con capelli ricci e
qualche concessione in più verso il mondo femminile. Il film avrebbe
dovuto avere un altro titolo, ma per evidenti motivi di cassetta fu
legato alla saga di "Mark”. La storia racconta di terroristi e
attentati, ma il ruolo di Gasparri non si discosta dalle pellicole
precedenti. Nel cast John Saxon e John Stainer.
Rivedere
Franco Gasparri ci porta indietro nel tempo, così come ricordare
l’Italia degli anni ’70, non meno violenta di oggi, ma certamente
più idealista e romantica.
La
figlia Stella ha scritto e diretto il documentario “Un volto tra la
folla”, una serie di appunti e contributi su suo padre, visto come
attore e come uomo, utile per ricordarlo e farlo conoscere alle nuove
generazioni.
Mark in azione |
I
film della trilogia di “Mark” sono disponibili in DVD e,
saltuariamente, nella programmazione del canale Iris sul digitale
terrestre.
Clip tratto da "Mark il poliziotto"
Si ringrazia Stella Gasparri, figlia di Franco, per la collaborazione e
la disponibilità del materiale fotografico.
Copyright
©
by William Molducci
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