Le
scelte che non hai fatto, Einaudi 2014, 191 pp. Maria Perosino
di
Simonetta Sandri
“Ognuno
di
noi, nel bene e nel male, è la sua storia. Anzi, le sue storie.
Comprese quelle non vissute e solo immaginate e sognate”.
Maria
Perosino ci ha lasciati, giovane, nel
giorno in cui il suo romanzo vedeva la luce, ironia della cattiva
sorte... Ma in queste pagine c'è l'energia di "una
che si butta nel futuro come se fosse una sceneggiatura a lieto
fine", un libro fatto di storie
complici fra donne (Olivia, Viola, Lisa,
Margherita, Orsetta), di scelte fatte e non
fatte che avanzano e ritornano da noi, sempre. In queste righe che ci
avvolgono e che ci tengono incollate alla poltrona a leggere per ore
ci sono tante storie di vite che hanno seguito strade diverse, a
volte per caso, a volte per sbaglio, spesso per scelta e necessità.
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Tutte
le scelte fanno parte di noi, ci portiamo sempre, e comunque, dietro
le scelte non fatte, quella parte di noi che avrebbe voluto compierne
altre. Il “fattore 49”, lo chiamava Maria: gli individui che
saremmo se il 51% non avesse prevalso.
“Quando
facciamo una scelta - che si tratti di amore, lavoro, casa, figli -
il più delle volte non è il 100% di noi a decidere: spesso, anzi, è
un risicatissimo 51%. Una parte non piccola di noi continua a essere
innamorata dell’uomo che stiamo lasciando, dell’appartamento da
cui stiamo traslocando, del mondo che stiamo abbandonando”.
Ma il
cuore di questo libro sta nel momento che precede il varco delle
cosiddette sliding
doors. È possibile, si chiede la
narratrice, tornare con la memoria al tempo che sta prima del tempo
della consapevolezza delle scelte? Solo riannodando quel filo si può
forse individuare lo snodo, il bivio, il punto
decisivo della vita in cui i sogni s'infrangono o spiccano il volo.
Il tempo in cui non si sapeva ancora che domanda fare al futuro.
Invece il fatto che quell'istante cruciale sia visibile solo dopo
lungo a tempo, a distanza, nascosto nella piega di un ricordo
involontario, è il segreto che rende
attraenti le vite degli altri, e spesso anche la nostra.
Credo
anche io che "quel che abbiamo
scartato per un soffio continua accanto a noi". “Le
cose che si lasciano indietro, case, fidanzati, lavori, figli, non
scompaiono come avviene nei film o nei romanzi. (…) Non avviene
così nella vita reale. Qui quelle cose cui abbiamo scelto di non
dare corso continuano a vivere accanto a noi. Camminano su strade
parallele alla nostra, appena qualche metro più indietro. Su altre
gambe”.
“Non
si possono riannodare fili con quello che non siamo state, che non
abbiamo fatto”. Liberarsi
dai rimpianti: ecco quindi il vero
segreto per vivere meglio. Anche se il film non è sempre a lieto
fine. Perché cercando pezzi della propria storia se ne incrociano
altre che fanno riflettere e pensare, oltre che rivedere tante cose.
Anche imparare a riconoscere i propri sogni non è un dono del cielo
e costa fatica e impegno.
Perché
noi donne, soprattutto donne, dobbiamo leggere questo libro? Perché
correre a comprarlo? Perché, una volta finito, lo lasceremo lì, a
portata di mano e di lettura, per rileggerlo a pezzi?
Perché,
con grande intelligenza e grazia,
Le
scelte che non hai fatto
ci libera dal rimpianto. Dall’idea che sarebbe potuta andare
diversamente se solo…
Copyright
© by Simonetta Sandri
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