martedì 18 febbraio 2014

Eliòpolis, Franco Simone

Perle in fondo al mare: Eliòpolis – La città del sole – Franco Simone

di William Molducci

Eliòpolis - La città del sole è l'album del 2001 realizzato da Franco Simone insieme al musicista greco Nikos Papakostas e alla sua Grande Orchestra Balcanica. Come sottolineato dal suo autore, La città del sole è soprattutto un luogo della mente, con tutte le belle sensazioni che il sole suggerisce.


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La distribuzione italiana fu affidata a "Segnali Caotici" di Beppe Carletti, leader storico dei Nomadi, che scrisse: Franco Simone è un grande artista, un professionista che non si è lasciato distrarre dalle "apparenze", ma ha approfondito la sua musica aprendosi anche alla "musica del mondo". In questo disco ha miscelato le sue melodie, il suo modo di cantare, con i sapori tradizionali del Mediterraneo, della Grecia e del Salento. L'idea di inserire questo album nelle produzioni di musica etnica è nata spontaneamente dopo l'incontro con l'uomo e con il suo lavoro. Da parte sua, Simone è particolarmente contento del fatto che la sua musica sia finita in "così buone mani", come dice lui stesso, dal momento che per lui i Nomadi rappresentano un caso più unico che raro di musicisti il cui notevole impegno musicale è stato messo sempre al servizio delle cause più nobili.


L'album etnico di Simone, presenta molteplici motivi di interesse, tra l'altro prima di essere pubblicato in Italia venne distribuito in Grecia, per il semplice fatto che fu prodotto proprio in quel paese. Come era già successo tante volte in passato, anche in questo lavoro Simone riesce a stupire chi è abituato a "incasellare" gli artisti, passando con disinvoltura dalla musica pop a quella classica, come dimostrano i concerti di Missa Militum e Canto d'Amore. Grazie anche alla collaborazione col musicista greco Nikos Papakostas e alla sua straordinaria orchestra, Eliòpolis è un disco che non assomiglia a nulla di ciò che si è ascoltato in Italia. L'abituale passionalità interpretativa di Franco, viene qui sottolineata da ritmi che raccontano il fascino delle storie del Mediterraneo, con assoli di strumenti di cui abbiamo dimenticato le sonorità. Il risultato è un disco modernissimo, senza tempo e lontano dalle mode.

Genesi di Eliòpolis

Franco e Nikos si sono conosciuti a Bruxelles nel giugno 2000. I due hanno fatto subito amicizia, il musicista greco gli ha fatto ascoltare alcune canzoni, Simone ha cantato qualcuna delle sue. Il desiderio di collaborare è nato subito. Nell'intervista rilasciata al quotidiano greco I Vradhinì (il corriere della notte), Franco descrive così la nascita della loro collaborazione: ascoltando una sua canzone, ho pensato “Potrei farci sopra un bel testo italiano” e, come leggendomi nel pensiero, Nikos mi ha detto “Perché non ci metti su un testo italiano?”. Dopo poche ore ci siamo esibiti in pubblico e, senza alcuna prova, Nikos ha cominciato a cantare in greco, io mi sono aggiunto cantando il testo italiano che avevo appena scritto. Era nata Rabbia da gitano. Il pubblico evidentemente gradì perché arrivarono a gran voce le richieste di un bis, che noi accordammo ben volentieri. La particolare sintonia che si era subito stabilita tra di noi ci mise in condizioni di lavorare insieme in una situazione ottimale. Scegliemmo delle canzoni su cui lavorare, alcune di Nikos, altre mie. Scelte quattro mie canzoni alle quali tenevo particolarmente (Respiro, Navigando, Paisaje e Notturno fiorentino), ero ansioso di sentirle rivestite dei generosi suoni mediterranei coi quali arricchisce i suoi arrangiamenti. Ritengo anche fondamentale la presenza di quelli che lui ha scelto come suoi musicisti di fiducia… tutti grandi maestri che suonano con grinta e professionalità! Quando poi sono passato a scrivere sette testi su altrettante musiche di Nikos, il lavoro è scivolato via con facilità estrema. Con la sua presenza, il suo entusiasmo, la sua voglia di esprimersi (degna di un diciottenne), Nikos mi ha stimolato nel migliore dei modi. Alla fine del tutto ci siamo resi conto di aver portato a termine in pochi mesi un lavoro che in altre condizioni avrebbe richiesto qualche anno

 

Le canzoni

Apre l'album Rabbia da gitano, con un ritmo scandito dal suono del violino e dalle percussioni, per ricordarci che a qualsiasi età un uomo può mettere la propria vita in discussione, senza rimpiangere le occasioni perdute: “Percorrerò i sentieri del passato, non avrò lacrime per quello che ho perduto, nell'ombra silenziosa di una sera, da questa vita forse un fiore nascerà, nell'ombra silenziosa di una sera, la nostalgia più non mi apparterrà. Ehi vado via da una strada che non ho, ma non fermate la mia rabbia da gitano. Ehi con i sogni che ho raccolto e adesso ho, non ditemi di chiedere di meno...”.
Si cambia ritmo e lingua con Primero, in questo caso il testo scritto da Simone è in lingua spagnola: “Nuestra historia fue un romance no se puede imaginar tus salidas, tus llegadas no se pueden mas contar”.
In Eliòpolis sono riproposti alcuni classici del repertorio di Simone, “colorati” da virtuosismi e assoli di chitarra, bouzouki e tzoura, magistralmente suonati da Theodor Akopoulos. In alcune canzoni, tra cui Navigando, il delizioso violino di Nikolas Chatzopoulos si affianca alla voce dell'artista salentino, come se si trattasse di un duetto.
I giorni passano lenti ed uguali, strade affollate gli stessi segnali, acqua di fonte che sembri veleno io ti berrei...”. Questi sono i primi versi di Giorni, cantata insieme a Nàdia Caragiànni, struggente canzone dell'amore perduto, incalzante e nostalgica nel ritmo, accompagnata dal coro di voci e dal violino, questa volta triste, di Chatzopoulos. Giornale delle scienze evoca melodie new age, per esprimere una forte voglia di cambiamento. Notturno fiorentino è un altro evergreen di Simone, che ha dedicato alla città in cui vive: “E' quasi notte è quasi l'ora e sull'Arno ricompaiono le luci, di quando Firenze sognava. E torno salvo dal mio naufragio, e continuo a cancellare con le dita Il mio passato più grigio...”. E' un Franco Simone, che colpisce al cuore, lontano dai luoghi comuni e dagli stereotipi in cui spesso è stato frettolosamente relegato, in questo e in altri brani cattura l'attenzione di chi lo ascolta, ne nutre la fantasia e ne fa riemergere i ricordi. Ci si ritrova a camminare con lui lungo l'Arno, osservando le prime luci della sera e respirando il profumo della storia. Nell'album è inserito anche un duetto con Iva Zanicchi, intitolato Ti dovresti vedere dopo e il brano I tuoi pensieri il cui testo è più eloquente di ogni considerazione: “...lascia che stia vicino e te, se arriva la malinconia, voglio abbracciare i tuoi pensieri ad uno ad uno...”
Ancortu è una canzone il cui testo è volutamente scritto in dialetto salentino, per denunciare razzismo e decadenza etica, il brano è riproposto anche in versione remix, con ritmi incalzanti e coinvolgenti.



Internet mon amour

Eliòpolis – La città del sole è stato distribuito in Italia e in Grecia nel 2001, da allora non è stato più ristampato. Lo si può trovare su ebay, inoltre qualche canzone è stata postata su YouTube. Nel sito ufficiale di Franco (www.francosimone.it), all'interno della pagina dedicata a questo album, sono presenti i demo di ogni brano, della durata di un minuto ciascuno, la particolarità consiste nel fatto che sono stati editati personalmente da Franco.

Copyright © by William Molducci

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo cd, bellissima recensione

Anonimo ha detto...

Uno dei CD più originali di Franco Simone: molto belli i nuovi arrangiamenti delle canzoni riproposte e bellissime le canzoni nuove.
Deliziosa "I tuoi pensieri", non si smetterebbe mai di ascoltarla

rocco ricca ha detto...

Album piu' che bellissimo, lo trovo molto interessante.
E gia', il nostro grande Poeta, ci ha sempre fatto sognare...sempre.
Oltre alla sua grande serieta' e alla sua immensa professionalita',
ci ha dato la sua amicizia, che vale tantissimo.
Grazie William.

Reporter ha detto...

Un riassunto dell'album si trova su youtube a questo indirizzo
https://www.youtube.com/watch?v=qeu4qUKVRFk

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