di William Molducci
“Tutti
a casa”, il film del 1960 diretto da Luigi Comencini, sarà
presentato in versione restaurata la sera precedente l'inaugurazione
della 73ª Mostra
Internazionale d'Arte
Cinematografica di Venezia, per celebrare il centenario della nascita
del regista.
L’opera
ritorna in una sala cinematografica grazie al restauro in 4K
realizzato a cura di Filmauro e CSC – Cineteca Nazionale di Roma,
partendo dai negativi originali. Le lavorazioni digitali sono state
eseguite nel laboratorio Cinecittà Digital Factory, mentre il
ritorno in pellicola 35mm presso gli studi Augustus Color di Roma.
Il
film, oltre alla proiezione speciale, è inserito nella sezione
“Venezia Classici”, curata da Alberto Barbera con la
collaborazione di Stefano Francia di Celle, che dal 2012
presenta alla Mostra una selezione
dei migliori restauri di film classici
realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni
culturali e produzioni di tutto il mondo. Oltre a “Tutti a casa”,
durante il Festival saranno proiettati altri 19 film, tra cui:
“The Brat”
(La trovatella) di John
Ford, “Dawn of the Dead”
– European cut (Zombi) di George
A. Romero, “Manhattan”
di Woody
Allen, “Pretty Poison”
(Dolce veleno) di Noel
Black e “Twentieth Century”
(XX secolo) di Howard
Hawks.
Luigi Comencini |
“Tutti a casa”,
considerato tra le
migliori opere di Comencini, si
aggiudicò il premio speciale della giuria al Festival di Mosca 1961,
un Nastro d’argento e due David di Donatello, assegnati ad Alberto
Sordi e al produttore Dino De Laurentiis. Nel cast, oltre a Sordi,
figurano Eduardo de Filippo, Serge Reggiani e Carla Gravina, la
sceneggiatura porta la firma di Comencini, Age & Scarpelli.
Luigi
Comencini, cui la Biennale di
Venezia ha attribuito nel 1987 il Leone
d’oro alla carriera, è
considerato uno dei grandi maestri
della commedia all’italiana,
nonché “il regista dei bambini”.
Il primo filmato sul tema dell’infanzia fu “Bambini in città”
del 1946, un corto premiato a Venezia con il Nastro d’argento,
seguì “Proibito rubare”
(1948), ambientato tra gli scugnizzi di Napoli. Gli altri film con
protagonisti i bambini furono “La
finestra sul Luna Park” (1957),
“Incompreso”
(1966, in concorso a Cannes e premiato col David di Donatello), “Le
avventure di Pinocchio” (1971 – prodotto dalla RAI), “Voltati
Eugenio” (1980, presentato a
Venezia), “Cuore” (194), “Un
ragazzo di Calabria” (1987, in
concorso a Venezia), “Marcellino
pane e vino” (1991).
Nino Manfredi e Luigi Comencini (Pinocchio) |
“Tutti
a casa” è uno dei capolavori del genere commedia all’italiana,
dove convivono aspetti diametralmente opposti quali comico e
drammatico, reale e grottesco, coraggio e paura. La storia racconta
uno dei periodi più controversi dell’Italia, seguiti all’8
settembre del 1943, dopo l’armistizio con gli alleati firmato dal
Maresciallo Badoglio, quando i soldati italiani furono abbandonati a
loro stessi. Il film uscì nelle sale in pieno boom economico e fu
premiato ai botteghini con un incasso record per quei tempi, le
ferite della guerra erano ancora aperte e i temi trattati dall’opera
di Comencini tutt’altro che dimenticati. L’impostazione “on the
road” favorì l’aspetto realistico della narrazione, mostrando
un’Italia disastrata, ancora visibile nelle campagne livornesi dove
furono girate le riprese. La sceneggiatura fu resa credibile dalle
esperienze di Age & Scarpelli, che vissero in prima persona, dopo
l’8 settembre, i fatti narrati nel film. I due autori seppero
fondere aspetti drammatici con momenti paradossali, come nella scena
in cui Alberto Sordi, al telefono sotto il tiro dell’esercito
tedesco, dice ai superiori: "Signor
colonnello, sono il tenente Innocenzi, è successa una cosa
straordinaria, i tedeschi si sono alleati con gli americani”.
Alberto Sordi e Serge Reggiani in "Tutti a Casa" |
Alberto
Innocenzi, ligio al dovere, attende ordini e cerca un comando cui
presentarsi ma il suo reggimento si sfalda e i soldati, stanchi della
guerra, tornano a casa dalle proprie famiglie. Con il geniere
Ceccarelli (Serge Reggiani), il sergente Fornaciari e il soldato
Codegato, anche Innocenzi inizia il difficile ritorno a casa,
abbandonando progressivamente il linguaggio e l’atteggiamento
militaresco per adeguarsi alla nuova realtà. I soldati italiani,
oramai in abiti civili, incontrano un gruppo di partigiani, ma non vi
si uniscono, poi assistono senza fare nulla alla cattura di una
ragazza ebrea da parte dei tedeschi. Il personaggio interpretato da
Sordi giunge a casa dove trova il padre che vuole farlo aderire alla
Repubblica Sociale Italiana ma Innocenzi non accetta e prosegue con
Ceccarelli il viaggio verso sud.
Il manifesto della 73ma Mostra del Cinema di Venezia |
Arrivati vicino a Napoli i due
sbandati sono catturati dai fascisti che li consegnano ai tedeschi,
costringendoli a lavorare tra le macerie di Napoli per
l'Organizzazione Todt. Cercano di fuggire, ma Ceccarelli è ucciso a
pochi metri dalla sua casa che ha rivisto da lontano sulla via dei
lavori forzati. La morte del compagno di disavventura spinge il
tenente a reagire e a unirsi alla lotta per la liberazione.
I ruoli di Alberto Sordi ed
Eduardo De Filippo, che nel film interpretano rispettivamente figlio
e padre, furono inizialmente pensati per Vittorio Gassman e Totò.
La
serata di pre-apertura
di martedì
30 agosto, con la proiezione del
film di Luigi Comencini, si terrà
nella Sala Darsena
(Palazzo del Cinema) al Lido, mentre la Mostra del Cinema, diretta da
Alberto Barbera, inizierà il 31 agosto per terminare il 10 settembre
con la cerimonia di premiazione.
Tutti a casa di Luigi Comencini - scena tagliata nel 1960:
Copyright by William Molducci
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