di William Molducci
Giovanni Caccamo, autore,
compositore e polistrumentista, ha vinto Sanremo 2015 – sezione
Nuove proposte, con “Ritornerò da te”, un brano composto da lui
stesso.
Sin da bambino ha coltivato la
passione per la musica e per il canto, tanto da iniziare a calcare i
palcoscenici molto presto (nel 2001 ha fatto parte del coro
dell'Antoniano di Bologna per la Festa della Mamma dello Zecchino
d’Oro).
Nato a Modica (RG), ha
incontrato a Donnalucata, altro luogo caro a “Montalbano”, Franco
Battiato che l’ha portato con sé nel tour “Apriti Sesamo”. La
conseguenza di quell’incontro si è concretizzata con la
realizzazione del brano "L'indifferenza", scritto da
Giovanni e prodotto dallo stesso Franco Battiato con Pino Pinaxa
Pischetola.
L’incontro con Caterina
Caselli e la Sugar l’ha portato a Sanremo e alla realizzazione di
“Qui per te”, il suo primo disco.
L’album contiene due
versioni del brano vincitore del Festival: quello definito “Sanremo
version” e la release album, le differenze riguardano gli
arrangiamenti. L’originalità del brano sta nel fatto che non parla
dei soliti sentimenti verso un'altra persona ma della cura e del
rispetto dovuti a se stessi.
“Satelliti nell’aria”
riporta a Franco Battiato, che canta con lui, proponendo due voci che
ben si accompagnano e si fondono tra loro, sulle note di una delicata
e sottile melodia.
“Mare mare” ha tutte le
caratteristiche per diventare un motivo da ascoltare in spiaggia
durante la prossima estate, un ritmo veloce e melodico con un tocco
di originalità e raffinatezza. L’antitesi di questo brano è “Qui
per te”, introdotto da un pianoforte e da un violino, che ricorda
le atmosfere di Battiato piuttosto che quelle del giovane autore
siciliano.
“Oltre l’estasi” ci
riporta nel mondo musicale più adatto a Caccamo, grazie a una
robusta base ritmica e a un originale modo di interpretare il brano,
suddividendolo su diversi “livelli” vocali.
Quante volte abbiamo detto
bugie? Anzi, “Mezze verità”. Questo breve brano si svolge come
un film e parla delle mezze verità che a tutti capita di dire. Si
tratta della canzone più introspettiva del disco, forse legata a
ricordi infantili: “… la tua faccia stanca e la mia foto sul
cuscino, quegli anni novanta sul balcone, da bambino ti ho promesso
il mio amore per l'eternità…”.
L’album d’esordio del
cantautore siciliano, prodotto da Daniele Luppi (già al lavoro con
John Legend, Gnarls Barkley e Norah Jones), offre numerosi spunti e
qualità, un eccellente “primo” lavoro, con tutti gli entusiasmi,
le contraddizioni e le concessioni che questo comporta.
Alcuni brani devono essere
necessariamente ascoltati più volte, perché non sono d’impatto
immediato, in sostanza, si tratta di entrare nel mondo di Giovanni
Caccamo che ora promette moltissimo e in futuro molto vicino potrebbe
sorprendere ancora di più.
Ritornerò da te - Video ufficiale
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by William Molducci
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