domenica 19 ottobre 2014

Due giorni d’estate

Regia di Luca Dal Canto

A cura di William Molducci

Luca Dal Canto è l’autore del cortometraggio “Il cappotto di lana”, con cui ha vinto 15 premi ed è stato in concorso in ben 40 festival. Due anni dopo il giovane regista livornese si ripropone all’attenzione del pubblico e della critica con un nuovo corto intitolato “Due giorni d’estate”.





PDFPreleva l'articolo in formato PDF


La storia, scritta dallo stesso Dal Canto con Anita Galvano, si svolge nella campagna livornese e si ispira a un quadro attribuito ad Amedeo Modigliani. L’opera rappresenta lo spunto narrativo con cui si descrive l’emozionante avventura vissuta da Andrea, uno svogliato studente livornese, costretto a trascorrere l’estate insieme ai genitori nell’assolata campagna toscana.

Il padre di Andrea vuole vendere la casa di campagna al cugino Genio, con la speranza di acquistare una villa nella più prestigiosa Sardegna. Il simpatico Genio (interpretato dall’attore Marco Conte), si presenta al casolare insieme alla giovane fidanzata Lunia, una bella ragazza che stimola l’intraprendenza e le fantasie adolescenziali del ragazzo, il quale non può fare a meno di notare l’omonimia e la straordinaria somiglianza con la modella del famoso “Ritratto di Lunia”, dipinto da Amedeo Modigliani.
Andrea, avvilito a causa della bocciatura scolastica, ritrova spirito di iniziativa e fiducia in se stesso grazie alla scoperta del diario della nonna, che al suo interno custodisce lo schizzo di un paesaggio rurale. Spinto da questo ritrovamento, inizia la ricerca del luogo, dove presumibilmente fu dipinto "Stradina toscana del 1898", uno dei rari paesaggi attribuito a Modigliani. Sino a quel momento i mesi estivi trascorsi nel casolare insieme ai genitori sono stati noiosi e privi di interesse, ma gli ultimi due giorni vissuti con Lunia alla ricerca dei luoghi del grande pittore livornese, hanno cambiato tutto. In questo contesto Andrea percorrerà il proprio percorso di maturazione.


Dal Canto prosegue il tema delle incomprensioni generazionali, sviluppate in un ambiente diverso rispetto al precedente film, che però propone nuovamente Livorno come riferimento artistico e culturale. Nel precedente “Il cappotto di lana” c’era un forte richiamo alla cultura livornese, esemplificata nelle figure del poeta Giorgio Caproni e del cantautore Piero Ciampi. Nel primo film l’atmosfera era più magica e avvolta nel mistero, in “Due giorni d’estate”, la trama rimane ancorata alla realtà, almeno sino al momento in cui entra in scena la splendida Lunia.
Il film è stato presentato in anteprima a Livorno il 16 febbraio 2014, nel mese di giugno è stato selezionato all’interno della sezione "Short Film Corner" del 67° festival di Cannes e poi distribuito dalla 2way TV di Los Angeles, tramite la free Apps “Play Festival Films”. Si tratta di un’applicazione per iOS e Android, compatibile con iPhone, iPad e TV Android device, che mette a disposizione le migliori produzioni indipendenti, selezionate nei festival cinematografici internazionali.
Due giorni d’estate” è stato prodotto a budget zero, grazie all’amichevole partecipazione del cast (Marco Conte, Simone Fulciniti, Roberta Stagno, Giulia Rupi e Lorenzo Aloi, già protagonista de “Il cappotto di lana”) e alla piccolissima ma valida troupe.
Marco Conte si conferma un ottimo caratterista, una di quelle professionalità che hanno fatto grande il cinema italiano, mentre Aloi interpreta con sorprendente bravura il ruolo del ragazzino in questa nuova avventura dal sapore “modiglianese”, che parla di amicizia, arte e adolescenza.
Come dice lo stesso Dal Canto, scrivere le sceneggiature in coppia è sicuramente un vantaggio perché si ha la possibilità di confrontare le proprie idee con altri, ancor di più quando si lavora insieme a una figura femminile. Nel caso de “Il cappotto di lana” e anche di “Due giorni d’estate” la collaborazione con Anita Galvano è stata fondamentale per dare un tocco più leggero, ma allo stesso tempo profondo e impegnato alle importanti tematiche trattate. In passato Dal Canto ha collaborato con autori quali Sergio Rubini, Enrico Oldoini e Daniele Luchetti.

Il trailer:


Copyright © by William Molducci

Nessun commento:

Posta un commento