di William Molducci
Le canzoni di Ingrid Alberini,
nome d’arte In-Grid, hanno raggiunto i vertici delle classifiche di
vendita mondiali: Stati Uniti, Francia, Russia, Austria, Scandinavia,
Australia, Messico, Polonia, Ucraina, Repubblica Ceca, Romania,
Germania. Nella prestigiosa Billboard statunitense c’è
“Rendez-Vous”, il suo primo album, e i due singoli “Shock” e
“You promised me” (versione inglese di “Tu es foutu”).
In-Grid, laureata con lode in
filosofia, è originaria di Guastalla in provincia di Reggio Emilia,
dove ha debuttato e incontrato Larry
Pignagnoli e Marco Soncini, produttori di “Tu es foutu” (2002).
Il brano diventò un successo internazionale, tanto che negli Stati
Uniti fu inserito nello show “Queer Eye For The Straight Guy”,
trasmesso dal Network TV Bravo.
L’artista emiliana ha inciso
5 album, ognuno basato su di un diverso genere musicale, dalla dance
allo swing, dai classici francesi al burlesque, oltre alle versioni
jazz mixate dai Réseau e alla recente collaborazione con Fabrizio
Bosso.
Come è nato “Tu es
foutu”, il brano che ti ha imposta all’attenzione di tutti?
Una storia d'amore finisce, in
realtà la prima storia, quella che non si scorda; un po' di rancore
dentro che in qualche modo va esternato, possibilmente in modo
costruttivo; scappo in Costa Azzurra per dimenticare, rapita da
quell'atmosfera e quelle sonorità romantiche, scrivo di getto un
testo in francese. Un testo buffo, anche se un pochino "arrabbiato".
Comunque ironico. Grazie ai miei produttori Larry Pignagnoli e Marco
Soncini, nasce una canzone e io "guarisco" da quella prima
sensazione di sconfitta. Anche perché l'ex in questione è un dj che
inevitabilmente deve suonarla. L'arte, come ho sempre sostenuto, è
la terapia migliore. Quel testo, insieme ad una musica che sembrava
cucita addosso, con l'aggiunta della fisarmonica, forse tra le prime
volte utilizzata su un groove dance, ne fanno un brano vincente, che
viene licenziato in più di venti paesi, con 14 dischi tra platino e
oro. Comincio a viaggiare il mondo, dal Messico alla Siberia. E la
mia vita cambia!
Nel 2003, in seguito al
successo di "Tu es foutu", è stato pubblicato “Rendez
Vous”, l'album che lo contiene e da cui furono estratti altri
singoli: "In-tango" (molto apprezzato all’est perché dal
sapore malinconico e misterioso) e “Shock". Si tratta di brani
ballabili che soddisfano un pubblico oserei dire eterogeneo. Sono
legata a questo disco in quanto ho scritto molti di quei testi, per
lo più autobiografici. Addirittura uno dedicato ai miei numerosi
gatti.
Ingrid Alberini |
La scelta è stata
assolutamente felice, ma perché cantare in francese e soprattutto
all’estero?
Se prima del 2002 mi esibivo
per lo più in Italia, da quell' estate ho cominciato veramente a
conoscere il mondo ed amarlo. Non sono più riuscita a fermarmi e
credo mai lo farò. È una tale e continua scoperta di cui non si
riesce più fare a meno: Culture, cucina, paesaggi, tradizioni,
valori, colori.... Il mio concentrarmi maggiormente sull'estero è
dovuto proprio a questa voglia di avventura e curiosità. oltre al
fatto che la musica francese non è molto popolare nelle radio
italiane. Quello che fino ad ora mi ha permesso di farlo è appunto
la mia voglia di studiare un po' anche lingue come russo, polacco,
oltre a inglese e francese. In modo da poter dialogare e interagire
con il pubblico che ho di fronte. Ironia e interazione (ma anche
empatia) sono il segreto di questi tanti anni "on stage".
Oltre a una passione infinita.
Ho registrato alcune delle mie
canzoni in lingua inglese, per esigenze di mercato, per paesi quali
Australia e U.S.A. Cosa effettivamente non semplice, per il rischio
che quel genere dalle sonorità decisamente francesi (fisarmonica
inclusa) venisse un po' snaturato. Direi che il risultato ha dato
comunque belle soddisfazioni.
Dalla provincia emiliana
alle classifiche Billboard, fino al reality americano “Queer Eye
For The Straight Guy” il passo è veramente lungo…
Avere “You promised” (Tu
es foutu) in una tale chart e addirittura inclusa, accanto a nomi
veramente importanti, nel soundtrack di quel reality popolarissimo in
USA mi ha reso molto orgogliosa! E una sorpresa anche sentirla in
diverse sigle televisive in Italia, o in pubblicità qui e
all'estero, soprattutto in programmi dedicati ai bambini (sempre
presenti ai miei concerti). In Italia, per ricordare alcune
sincronizzazioni: Chiambretti Show, Un medico in famiglia, i film "La
giusta distanza" e “Sharm El Sheikh”.
Nella tua vita e nei
tuoi video si respira aria di cinema…
Un'altra parte elettrizzante
del mio "lavoro" (a definirlo così mi piange sempre un po'
il cuore) riguarda la realizzazione dei video legati ai singoli. Ad
alcuni di questi sono particolarmente legata: se il video di “Tu es
foutu” era ispirato al film “Caccia al ladro” di Alfred
Hitchcock con Cary Grant e Grace Kelly, “In-tango” lo fu al film
di Woody Allen “La rosa purpurea del Cairo” dove un personaggio
esce dallo schermo per rapire la spettatrice. Io mi chiamo Ingrid
perché i miei genitori gestivano un cinema in una città di
provincia ed erano fan di Ingrid Bergman, in quel cinema ci ho
vissuto per ben 25 anni. Credi che sia un caso che proprio i video
dei miei singoli siano ispirati a film così importanti?
In-Grid durante uno dei suoi concerti nell'Est Europa |
Nei tuoi dischi c’è
passione, energia e…
"Volia'" e "Passion"
sono i miei due album dance, pieni di energia, mentre “La vie en
rose” e “Lounge musique”, contengono canzoni del passato, per
lo più hit francesi, riproposte in chiave lounge/chill/jazz/swing.
Questi ultimi sono i generi musicali che preferisco e in cui sento di
esprimere al meglio la mia personalità. Privilegio comunque le
canzoni francesi, verso le quali mi sento particolarmente adatta,
forse grazie al fatto che ho sempre avuto un vibrato naturale molto
accentuato di cui ormai ho fatto la mia caratteristica vocale. Lo
scorso anno ho avuto l’onore e il piacere di collaborare con il
grande Fabrizio Bosso nella produzione con i Réseau di “Kiki
Swing” e “Kiki la Belle”, a cui sono molto legata.
È la musica che amo ascoltare
a casa, rilassata, con un calice di vino rosso in mano, il camino
acceso, i miei tanti gatti e liberamente a piedi nudi.
Ultimamente le mie produzioni
si sono concentrate più su un genere vintage/burlesque per il quale
mi sento particolarmente portata, avendo fatto del l'ironia un punto
cardinale della mia vita. Una vita che potrei definire a metà via
tra due film: “Nuovo cinema paradiso” e “Amelie”.
Red Carpet a Kiev |
In-grid oggi…
In
tutti questi anni non mi sono mai fermata nella produzione, alla
ricerca di un'altra hit che fosse coerente a livello di genere con
“Tu es foutu”, ma che rispettasse anche i gusti musicali di oggi.
Adoro questa parte del mio lavoro, amo essere presente in tutte le
fasi della creazione di un brano (composizione, arrangiamento, mix,
mastering). Sono capace di passare giorni e notti interi in studio di
registrazione, senza stancarmi mai, per la “gioia” di fonici e
arrangiatori! Attualmente sono impegnata in un progetto pop-dance che
spero uscirà e vi farà sorridere e ballare entro Natale. Cross The
fingers!
IN-GRID ”Vive Le Swing” official video
IN-GRID "Tu Es Foutu" official video
Copyright
by William Molducci
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