di
Enrico Santodirocco e Martina Carminetti
Scrivere
è dialogare con se stessi, porsi domande e tentare di darsi delle
risposte. Dev’essere per tale ragione che approdare allo
sconosciuto mondo della scrittura è stato per noi inevitabile. Nel
nostro caso, infatti, la parte più intima della coscienza, quella
alla quale è doveroso fare appello quando s’impugna una penna o si
digita un tasto, non era dentro di noi, ma s’incarnava fuori, nella
persona che ci stava accanto.
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Come due carte da gioco che si tengono
in equilibrio, poggiando l’una sull’altra, abbiamo così
edificato il nostro sogno di carta e inchiostro, gli abbiamo dato un
nome, ci abbiamo creduto e infine è nato “Onda
di Sangue”.
Per
esigenze editoriali o di lettura lo potremmo etichettare come un
fantasy, a voler essere riduttivi diremmo che si tratta di un fantasy
incentrato sulla vendetta, ma in realtà Onda di Sangue è molto di
più. E’ l’incontro di due personalità diverse eppure simili dal
cui big bang creativo nasce una storia che amiamo definire
tragicamente catartica e nella quale confluiscono le esperienze di
una vita. Dall’elaborazione di un lutto inaccettabile, che trova
sfogo nella cruenza che permea il romanzo tutto, alla necessità di
evasione che del primo è conseguenza, ma che nasce anche
dall’influenza di quella cultura che nei momenti più spensierati
ci ha sedotto, la cultura orientale dei manga e degli anime, senza
contare il cinema, la televisione, i libri, che ci hanno intrattenuto
come compagni di gioco, eppure hanno rappresentato una valida scuola
di stilemi narrativi. Allo stesso modo è possibile percepire echi
della nostra formazione classica, nelle ambientazioni e nelle vicende
della storia, e ancora cogliere tracce di filosofia marziale, frutto
di anni di applicazione e assidua pratica.
Insomma,
anche se il genere potrebbe far pensare al contrario, Onda di Sangue
racconta una parte di noi, nella quale gli altri possono
identificarsi. Pur non rinunciando a delineare un universo fantastico
ricco di magia, il romanzo mantiene ben saldi i piedi per terra.
Alexander, Olbios, la misteriosa Dorea e tutti gli altri personaggi
che compongono l’opera, con i loro caratteri, sia pure esaltati per
colpire meglio nel segno, rappresentano difetti, pregi, desideri
dell’uomo comune.
Dunque, come siamo soliti
congedarci da chi ha avuto la pazienza di leggerci, diciamo: l’onda
di sta alzando…lasciatevi sommergere!
Sinossi del Romanzo
Su
Marte, prestigio e potere sono prerogativa dei forti e degli audaci.
Soltanto ai migliori guerrieri è concesso sedere su uno dei cinque
troni, dopo aver dimostrato il proprio valore nella Gabbia dei Re,
un'immensa fortezza-arena sita al centro del pianeta.
L'immortalità
e le arcane capacità guadagnate dai sovrani si accompagnano però al
vincolo di reciprocità, un filo invisibile che li lega nella vita e
nella morte, cosicché nessuno di loro possa attentare all'incolumità
dell'altro senza segnare, nel contempo, la propria fine.
È
in tale mondo, spietato e cruento, riverso in un tempo antico ricco
di magia, che si svolgono le vicissitudini dei fratelli Alexander e
Olbios: privi del sostegno e della guida dei propri genitori, i due
dovranno tentare di sopravvivere alle avversità che si faranno loro
incontro, facendo affidamento unicamente sulle proprie forze.
Accomunata
dal medesimo destino è Dorea, la giovane guerriera scarlatta, orfana
dal passato misterioso, che insegue la vendetta ed è disposta a
immolare sul suo altare quanto di più prezioso ha.
Sito
internet: www.ondadisangue.it
Facebook:
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Booktrailer:
http://www.youtube.com/watch?v=ftq8TQO0YIc
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