lunedì 14 luglio 2014

Diario di Onda di sangue

di Enrico Santodirocco e Martina Carminetti

Scrivere è dialogare con se stessi, porsi domande e tentare di darsi delle risposte. Dev’essere per tale ragione che approdare allo sconosciuto mondo della scrittura è stato per noi inevitabile. Nel nostro caso, infatti, la parte più intima della coscienza, quella alla quale è doveroso fare appello quando s’impugna una penna o si digita un tasto, non era dentro di noi, ma s’incarnava fuori, nella persona che ci stava accanto.

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Come due carte da gioco che si tengono in equilibrio, poggiando l’una sull’altra, abbiamo così edificato il nostro sogno di carta e inchiostro, gli abbiamo dato un nome, ci abbiamo creduto e infine è nato “Onda di Sangue”.
Per esigenze editoriali o di lettura lo potremmo etichettare come un fantasy, a voler essere riduttivi diremmo che si tratta di un fantasy incentrato sulla vendetta, ma in realtà Onda di Sangue è molto di più. E’ l’incontro di due personalità diverse eppure simili dal cui big bang creativo nasce una storia che amiamo definire tragicamente catartica e nella quale confluiscono le esperienze di una vita. Dall’elaborazione di un lutto inaccettabile, che trova sfogo nella cruenza che permea il romanzo tutto, alla necessità di evasione che del primo è conseguenza, ma che nasce anche dall’influenza di quella cultura che nei momenti più spensierati ci ha sedotto, la cultura orientale dei manga e degli anime, senza contare il cinema, la televisione, i libri, che ci hanno intrattenuto come compagni di gioco, eppure hanno rappresentato una valida scuola di stilemi narrativi. Allo stesso modo è possibile percepire echi della nostra formazione classica, nelle ambientazioni e nelle vicende della storia, e ancora cogliere tracce di filosofia marziale, frutto di anni di applicazione e assidua pratica.
Insomma, anche se il genere potrebbe far pensare al contrario, Onda di Sangue racconta una parte di noi, nella quale gli altri possono identificarsi. Pur non rinunciando a delineare un universo fantastico ricco di magia, il romanzo mantiene ben saldi i piedi per terra. Alexander, Olbios, la misteriosa Dorea e tutti gli altri personaggi che compongono l’opera, con i loro caratteri, sia pure esaltati per colpire meglio nel segno, rappresentano difetti, pregi, desideri dell’uomo comune.
Dunque, come siamo soliti congedarci da chi ha avuto la pazienza di leggerci, diciamo: l’onda di sta alzando…lasciatevi sommergere!



Sinossi del Romanzo

Su Marte, prestigio e potere sono prerogativa dei forti e degli audaci. Soltanto ai migliori guerrieri è concesso sedere su uno dei cinque troni, dopo aver dimostrato il proprio valore nella Gabbia dei Re, un'immensa fortezza-arena sita al centro del pianeta.
L'immortalità e le arcane capacità guadagnate dai sovrani si accompagnano però al vincolo di reciprocità, un filo invisibile che li lega nella vita e nella morte, cosicché nessuno di loro possa attentare all'incolumità dell'altro senza segnare, nel contempo, la propria fine.
È in tale mondo, spietato e cruento, riverso in un tempo antico ricco di magia, che si svolgono le vicissitudini dei fratelli Alexander e Olbios: privi del sostegno e della guida dei propri genitori, i due dovranno tentare di sopravvivere alle avversità che si faranno loro incontro, facendo affidamento unicamente sulle proprie forze.
Accomunata dal medesimo destino è Dorea, la giovane guerriera scarlatta, orfana dal passato misterioso, che insegue la vendetta ed è disposta a immolare sul suo altare quanto di più prezioso ha.

Sito internet: www.ondadisangue.it
Facebook: https://www.facebook.com/ondadisangue.it

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