martedì 22 settembre 2015

Alla vecchia maniera, le poesie di Simona Cannata

Pensieri in poesia: “Alla vecchia maniera”

di Simona Cannata

Nel corpo non c’è spazio per una cupa e asfittica malinconia: lasciarla vivere lì senza voce rende cianotica la vita. La tristezza va rispettata e ascoltata se permette di versare qualche lacrima e di scrivere versi poetici. Essa non va osservata quando genera cattiveria verso gli altri. Praticare qui la volontà del non ascolto diviene allora una necessità perché bisogna desiderare la salvezza di se stessi.



Io ascolto perché so ascoltare. Io guardo perché so guardare.

Finché il nostro corpo ha fiato e la nostra testa posa sul collo io evito di indossare le scontentezze degli altri. Chi, per un motivo qualsiasi, si nutre della nostra gentilezza prendendone violentemente possesso, opera con tristezza barbona, tristezza anomala e tristezza indomata. La tristezza barbona manca di eleganza e di rispetto perché considera l’amicizia con la funzione univoca simile a quella che subisce un contenitore in cui si versano i liquami; la tristezza anomala è inattesa e genera onde, reazioni e suoni e considera l’amicizia come un gioco di prestigio; la tristezza indomata, che non si riesce a estirparla sotto forma di erbacce, crea in varie ore della giornata odoracci “se la sua virtù non v’arriva, almeno ne renda qualche odore” (Machiavelli). Così ritorniamo alla materia.




Alla vecchia maniera una matita è composta da una mina racchiusa in una guaina di legno.

E’ inalterata ed emana un buon odore, preferibile sarebbe alla lavanda. Custodita in una mano destra o sinistra, essa ci permette di tracciare linee, di viaggiare su una cartina nautica, di scoprire nuove strade, di salvare persone creando ponti, di soffiare sul foglio di carta ripulendolo dalle foglie morte, in attesa di un nuovo verso, di disegnare un nuovo giardino dell’animo con i fiori e gli alberi che creano soffice tepore, di correggere eventuali sbagli. E ancora di peregrinare come solo una matita sa fare, sola con la durezza delle sue mine ed in compagnia con… per affilare le punte colorate.



Fotografie di simonacannatadg
Elaborazione grafica: William Molducci

Simona su Contatto Diretto - Il profumo della lana d'inverno 

Copyright Simona Cannata

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