martedì 14 luglio 2015

Beppe Giampà – I mattini passano chiari

Beppe Giampà – I mattini passano chiari

di William Molducci

Beppe Giampà ha musicato e interpretato alcune poesie di Cesare Pavese, tratte dalle raccolte “La terra e la morte” (1945) e “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” (1950). Queste ultime, ritrovate tra le sue carte dopo morte, sono liriche d’amore permeate di una struggente nostalgia, scritte con uno stile insolito per Pavese, dedicate all’attrice americana Constance Dowling, l’ultimo suo tragico amore.




Non è facile tradurre le parole in musica, come ci ha insegnato Renzo Zenobi, ma quando il suono dei testi riesce a trasformarsi in note, il risultato può essere stupefacente. Il progetto di Giampà è ambizioso, difficile e, soprattutto, si assume una responsabilità “senza rete”, che solo un animo poeta è in grado di fare. Le note del pianoforte e dell’armonica che accompagnano “Terra rossa terra nera”, il primo dei dodici brani dell’album, sciolgono subito ogni dubbio. L’interpretazione è viscerale e la musica rende melodica la poesia di Pavese, tragica, nostalgica e sanguigna allo stesso tempo.

Sarà anche un periodo di crisi per la discografia italiana ma certamente non lo è per la creatività dei nostri autori.

Beppe Giampà (foto di Giancarlo Gikappa Rocco)

Anche tu sei collina” si esprime in una ballata folk, dopo una lunga introduzione di pianoforte e fisarmonica, in cui le parole di Pavese sono cantate al ritmo di chitarre acustiche e semiacustiche, in una serie di suoni nitidi e puliti, idealmente silenti nei momenti in cui il testo domina: “Ritroverai le nubi e il canneto, e le voci come un'ombra di luna”.

I mattini passano chiari”, il brano che dà il titolo all’album, è recitato da Giampà, accompagnato da piano, batteria e vocalist, d’influenza jazz. “Passerò per Piazza di Spagna” cattura l’ascolto sin dalle prime note, grazie a un’interpretazione intima e convinta con un andamento lento e incisivo.

In the morning you always come back” trasforma la poesia in canzone, dove chitarra e piano dialogano alternandosi al testo, con un ritmo orecchiabile e piacevole all’ascolto.
Tu sei come una terra” ha lo stile del vocepiano, con l’intervento vocale di Chiara Gallino, che ritroviamo anche in “To C from C”.

"I mattini passano chiari" è il 5° album di Giampà Beppe Giampà (foto di Giancarlo Gikappa Rocco)
Il cantautore piemontese è stato coadiuvato, nella realizzazione del disco, da valenti musicisti quali Federico De Martino (piano, chitarra e basso), Manuel Daniele (programmazione batteria e percussioni), Italo Colombo (armonica e organetto) e Justina Wasowska (violino), Marco Genta (pianoforte e fisarmonica), Naudy Carbone (percussioni).

Da "I mattini passano chiari" è nato uno spettacolo acustico dal titolo "Le parole di Pavese e Calvino dal Territorio alla Resistenza", reading musico-letterario portato in giro da Giampà lungo la penisola e all’estero in Austria, Germania e prossimamente in Belgio. L'album è anche colonna sonora di uno spettacolo teatrale che porta il medesimo titolo, scritto e diretto da Alessio Bertoli con Roberto Accornero, Barbara Forlai e lo stesso Giampà nei panni dell'ultima donna di Pavese: "La morte". Il reading tratta il rapporto del poeta piemontese con Territorio e Resistenza, invece, nello spettacolo teatrale, del "Mestiere di vivere" dell'autore.

Quante notti ha passato Beppe Giampà a respirare l’odore della terra descritta da Pavese, a leggere le sue poesie e a decidere quali musicare? Quanto ha influito il vivere nelle stesse terre, tra Langhe e Monferrato? Sono tanti gli interrogativi che vengono alla mente mentre si riassaporano gli amori, le paure, i colori della terra del poeta piemontese, tra note che spaziano dal folk al blues, dal jazz alla canzone popolare.

Il lavoro del cantautore piemontese ha facilitato la comprensione delle poesie di Pavese, grazie alla musica che le accompagna in perfetta simbiosi, esaltandone i lati oscuri con pause e alterazioni della voce e il suo contrario, manifestato dalla velocità del ritmo e da suoni brillanti.

 Video: "Hai viso di pietra scolpita", regia di Valerio Oldano
 

http://www.beppegiampa.com


Copyright by William Molducci
 

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