di
William Molducci
La
Fiat 500X sbarca negli USA, il crossover compatto prodotto in Italia,
nello stabilimento di Melfi in Basilicata, è stato presentato al
mercato degli Stati Uniti d’America, durante il Los Angeles Auto
Show, tenutosi al Los Angeles Convention Center nello scorso
novembre.
Sono
lontani i tempi della presentazione ufficiale al Circolo Sporting di
Torino, il 2 luglio del 1957, quando il presidente della Fiat
Vittorio Valletta e il vice Gianni Agnelli, mostrarono “La Nuova
500”, disegnata dall’Ing. Dante Giacosa. In quell’occasione ne
furono esibiti una cinquantina di esemplari, tutti di colore grigio,
accompagnati da altrettanti meccanici in tuta bianca, schierati a
bordo della piscina.
“La
Nuova 500” nasceva vent’anni dopo quella originaria (conosciuta
con il nomignolo di Topolino), completamente rinnovata e più
economica. L'allestimento della vettura, le cui portiere si aprivano
a favore di vento, era spartano anche per l'epoca, lo si notava
soprattutto per la mancanza delle cromature, tanto amate dagli
italiani in quegli anni. Il prezzo era di 490.000 lire, equivalente a
tredici stipendi di un operaio e dieci di un impiegato. Gli accessori
in dotazione si limitavano a due chiavi inglesi, un punzone, un
cacciavite doppio, una chiave a tubo per le candele, la manovella per
il fissaggio delle ruote e il cric; gli optional a pagamento erano lo
sbrinatore del parabrezza e le alette parasole.
Dal
dicembre del 1957 le Fiat 500 furono esportate negli Stati Uniti
suscitando curiosità e simpatia presso il pubblico statunitense,
grazie alle ridotte dimensioni e per il “suono” del piccolo
motore bicilindrico raffreddato ad aria. Rispetto alle versioni
destinate al mercato interno e più in generale europeo, le 500
esportate in America avevano grossi fanali anteriori, che davano
personalità al muso, ma che in realtà servivano per rispettare
l'altezza minima del fascio luminoso imposta dalle leggi sulla
circolazione negli USA. Diversi e più grandi erano pure gli
indicatori di direzione: tondi e posti sopra le griglie della
ventilazione interna (anche questi per via delle norme americane).
Oltre la fanaleria, la Fiat 500 "americana" fu dotata del
contachilometri con la scala in miglia, le scritte delle spie in
inglese e i paraurti di dimensioni maggiori, per resistere a piccoli
urti. A quei tempi gli automobilisti statunitensi avevano l'abitudine
di manovrare "a spinta" nei parcheggi. Comunque l'interesse
verso l’utilitaria italiana fu breve, una volta assorbita la
novità, le esportazioni cessarono nel 1961.
Nel
1959 la Fiat 500, che aveva subito già qualche modifica, fu
omologata per quattro posti “veri” e presentata al salone
dell’auto di Ginevra, si trattava di due modelli differenti, la
“Nuova 500 Trasformabile”, che aveva la capote fino al cofano
motore, e la “Nuova 500 Tetto apribile”, che disponeva del
mezzo tetto apribile. Il pianale fu modificato, ricavandone lo spazio
per i piedi degli occupanti del sedile posteriore, quest’ultimo fu
finalmente imbottito. Anche i prezzi erano differenti: la
trasformabile costava 395 000 lire, mentre la versione con il
tetto apribile era venduta a 435 000 lire.
Dopo
numerosi restyling, nel1972, fu presentata al salone di Torino
l'ultima versione, destinata a chiudere la lunga storia della 500: si
trattava della 500 R (come rinnovata), contemporaneamente debuttò la
Fiat 126, che ne sarebbe diventata l’erede. Il modello R riprese i
canoni delle prime 500, privilegiandone la semplicità e la
spartanità.
Rispetto
al design della 500, gli anni settanta furono caratterizzati dalle
forme geometriche più spigolose e squadrate, nonché da un uso
sempre più massiccio della plastica. Come si era già intuito, la
Fiat 126 sostituì la 500 nella produzione della casa torinese, ma
non nel cuore e nell’immaginario degli italiani, così come aveva
profeticamente previsto l’Ing. Dante Giacosa.
Il
1° agosto del 1975, l'ultima Fiat 500 uscì dallo stabilimento
siciliano di Termini Imerese, in diciotto anni furono prodotti 3
milioni 678 mila esemplari di questa utilitaria che, la rivista
inglese “Top Gear”, nel 2006, definì: “L'automobile più sexy
del mondo”, prevalendo tra grandi berline di lusso e costosissime
coupé.
Il
4 luglio 2007, esattamente mezzo secolo dopo la presentazione al
Circolo Sporting, sempre a Torino, fu mostrata la rinata 500 del
terzo millennio. La prima europea avvenne invece al Salone dell’auto
di Francoforte, dove per l’occasione fu realizzata una gigantesca
riproduzione in scala della piccola utilitaria.
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