giovedì 6 novembre 2014

Northern exposure

Northern exposure – Un medico tra gli orsi

di William Molducci

Un medico tra gli orsi”, traduzione impropria di Northern Exposure - Esposizione al nord, è una serie televisiva statunitense creata da Joshua Brand e John Falsey, composta da 6 stagioni per un totale di 110 puntate, trasmessa per la prima volta dalla CBS tra il 1990 e il 1995. In Italia è andata in onda su Rai 2, grazie a Eliana Tisi, e poi su Canale 5 e Rete 4. 


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“Northern Exposure” ha avuto numerosi riconoscimenti tra cui sette Emmy Award e due Golden Globe.
La serie è incentrata sulle vicende del Dr. Joel Fleischman, giovane medico ebreo di New York “costretto” a esercitare la professione per quattro anni nella piccola cittadina di Cicely, in Alaska, per ripagare la borsa di studio che gli ha permesso di laurearsi. Deve quindi vivere in un ambiente diametralmente opposto da quello della metropoli cui è abituato. Il suo desiderio era di passare i quattro anni, dovuti allo stato dell’Alaska, in un ospedale di Anchorage e non certamente di ritrovarsi tra qualche centinaio di abitanti (839), trasferitesi a Cicely per i più disparati motivi.
La particolarità di “Northern exposure” è il risultato della combinazione di diverse influenze: i creatori Joshua Brand e John Falsey sono stati membri dell’Esalen Institute in California (noto per l’educazione umanistica alternativa), dove hanno coltivato un’eclettica “spiritualità”. Il sapiente dosaggio di intelligenza e ironia genera storie dai toni surreali, che rendono concreta la realtà dei fatti narrati, tesi a rivelare l'inconscio dei personaggi. 

 
Nel campo della letteratura troviamo similitudini, con questa tecnica narrativa, nei racconti di Carlos Castañeda (magia e realtà), che usò il termine “naqual” per descrivere quella parte della percezione che appartiene alla sfera del "non conosciuto" e ancora non conoscibile dall’uomo. Altri riferimenti ci portano inevitabilmente al “realismo fantastico” di Gabriel García Márquez.
Brand e Falsey sono entrambi appassionati di letteratura russa, come si evince dagli elementi satirico-grotteschi, presenti nei vari episodi, alcuni dei quali ricordano Nikolaj Vasil'evič Gogol'. Il racconto “Il naso”, del grande autore russo, ne è un ottimo esempio: un naso si rifiuta di tornare da colui che prima lo aveva sulla faccia e scappa per Pietroburgo, anche se alla fine si consegnerà al suo proprietario. Nell’episodio “Noi animali”, Maggie crede che un cane randagio sia la reincarnazione di Rick, il suo ultimo compagno defunto. Gli abitanti di Cicely accettano la situazione, tranne Joel, che ne trae motivo di ilarità. Dopo un breve “idillio”, la ragazza dovrà restituirlo alla legittima proprietaria.
L’Alaska è vissuta come l’ultima frontiera del territorio americano, dove qualsiasi spazio creativo può essere raccontato. A volte si ha la sensazione che Cicely sia il centro del mondo, come negli episodi che raccontano l’occasionale passaggio di Kafka (lì nasce l’idea per “La metamorfosi”) e Lenin (per un improbabile accordo con l’ultima Romanov), l’arrivo della compagnia di teatro-danza Mummenschanz, del Cirque du Soleil, della Ceedo Senegalese Dance Company.


Cicely è un microcosmo, dove la cultura dei nativi indiani si è integrata con il modo di vivere americano e viceversa. I protagonisti della serie interagiscono tra di loro, tramite il Dr. Flaishman, vero filo conduttore delle storie sospese tra fantasia e realtà, come lo può essere il lancio di una mucca con una catapulta, sostituita, all’ultimo minuto da un pianoforte, per non dire dell’acqua dei dinosauri, un’antica fonte le cui acque generano incubi di ogni genere o la scoperta della “Keewa Aani” (la città della gioia), che porta a materializzare i desideri, nel caso di Joel di “avere” la grande mela in Alaska.
Non mancano le citazioni cinematografiche, da Woody Allen a Federico Fellini sino a Bergman, senza dimenticare Akira Kurosawa e Spike Lee. Un altro elemento importante è la colonna sonora, che tocca tutti i generi: dalla classica al jazz, dal country al rock. Tra gli esecutori: Miriam Makeba, Etta James, Bud and Travis, Aretha Franklin, Chic Street Man e Willie Nelson. Le canzoni sono state commercializzate in due apprezzate compilation.
 

I personaggi
Joel Fleischman (Rob Morrow), si è laureato in medicina grazie a una borsa di studio di 125.000 Dollari, conferitagli dallo Stato dell'Alaska, in cambio delle sue prestazioni professionali per i successivi quattro anni. Non avendo letto bene il contratto, firmato all’inizio degli studi, una volta arrivato ad Anchorage scopre che dovrà esercitare nello sperduto villaggio di Cicely.
Maurice Minnifield (da Barry Corbin), ex astronauta della NASA, è un imprenditore pronto a tutto pur di trarre guadagno dalle risorse dell’Alaska, ma in realtà è molto più umano e rispettoso di quel che appare. Ha un rapporto tormentato con Chris, il DJ della sua stazione radio, che ogni tanto licenzia, se quello che trasmette non è di suo gradimento. Quasi tutte le attività commerciali di Cicely gli appartengono, compreso lo studio medico di Joel.
Ruth-Anne (Peg Phillips) è la proprietaria dell’emporio di Cicely, che è anche ufficio postale, libreria, videoteca e archivio storico della città, le piace leggere la “Divina Commedia” di Dante.
Maggie O’Connel (Janine Turner) vive un rapporto di odio e amore con Joel, conscia e turbata dal fatto che tutti i suoi fidanzati sono morti in modo violento, uno a causa di un satellite cadutogli in testa, un altro assiderato su un ghiacciaio e così via. Anche sua madre condivide lo stesso destino. Con la figlia si giustificherà dicendo: "Sono loro a essere deboli". Maggie, pilota un piccolo Cessna, unico contatto veloce di Cicely per raggiungere Anchorage.
Chris Stevens (John Corbett), ex-carcerato, è il DJ dell’unica radio locale (HBHR), di proprietà di Maurice. Chris è anche l'unico "sacerdote" di Cicely, ordinato dalla "Chiesa mondiale della verità e della bellezza", grazie a un’inserzione della rivista Rolling Stone. Alla radio legge e cita Kafka, Jung, Shakespeare, Proust, Dostoevskij, Nietzscbe e Kierkegaard. Nel periodo natalizio a Cicely scompare sempre qualcosa, quando si scopre che il ladro è Chris, questi dice: “… ogni tanto bisogna fare qualcosa di male per sentirsi vivi”.


Marylin (Elaine Miles), è l’impenetrabile nativa americana assistente del Dr. Fleischman, non parla quasi mai, ma basta un suo sguardo per far reagire e scatenare il suo interlocutore, che solitamente è Joel.
Ed Chigliak (Darren E. Burrows), figlio di una madre bianca e di un padre indiano, è stato abbandonato dai genitori e cresciuto da una tribù del clan degli orsi. Appassionato di cinema, studia da sciamano ed è amico di penna di Woody Allen, Steven Spielberg, Martin Scorsese e soprattutto di Peter Bogdanovic, che in una puntata lo verrà a trovare a Cicely. Lavora come tuttofare per Maurice Minnifield e aiuta Ruth-Anne nel suo emporio.
Holling Vincoeur (John Cullum) è l'ultrasessantenne proprietario del bar-ristorante “The Brick”, punto di riferimento della vita sociale di Cicely. Vive con Shelly (Cynthia Geary), appena ventenne, da cui avrà un figlio. Holling ricopre da anni l'incarico di sindaco della piccola cittadina, per consuetudine e non per elezione.


Adam (Adam Arkin) è un eccentrico e straordinario cuoco, bugiardo, misantropo e in guerra con tutti, in modo particolare se riceve complimenti per le sue opere culinarie. Odia le scarpe e gira scalzo, non ha cura dell'igiene personale. Vive con l’ipocondriaca Eve (Valerie Mahaffey).
Questi personaggi convivono con la comunità indigena che trasmette a tutti un senso mistico della vita e un’interazione quasi sacra con la natura, cui spetta un ruolo “narrativo” importante per la sua influenza e relazione con l’uomo, estremizzata da giornate senza tramonto o completamente buie, aurore boreali e scioglimento dei ghiacci in primavera. 

 
Cicely & Roslyn
A Cicely una vecchia tradizione vuole che, quando viene il freddo, i maschi corrano nudi per il paese applauditi dalle femmine. Nel giorno del ringraziamento gli indiani tirano pomodori maturi ai bianchi, che accettano di buon grado (tranne Joel), per ricordare il sangue versato. Un’altra buona norma è di augurarsi: “Buon inverno”.
Cicely nella realtà non esiste, la sua collocazione geografica la si può individuare con Talkeetna, città dell'Alaska meridionale, base di partenza per le ascensioni al Monte McKinley.
Le riprese del serial furono fatte nella cittadina di Roslyn, nello stato di Washington, citata continuamente grazie a un simpatico murales, che ne è diventato il simbolo. La piccola località americana è ancora oggi meta dei fan, che possono muoversi nella main street, come se fossero sul set del serial, perché tutto è rimasto come all’epoca delle riprese, compresi bar, ristoranti, la sede della radio. Lo studio del Dr. Fleischman è adibito alla vendita di gift e souvenir.
Tutti vorremmo vivere a Cicely, cenare nel locale di Holling, chiedere un lavoro a Maurice (in tempo di precariato …), scherzare con gli gnomi del bosco in compagnia di Ed, ascoltare i racconti dello sciamano, farci curare da un medico come Joel, simpatizzare con Maggie, ascoltare “Chris del mattino” o anche soltanto per imbarazzarci con gli sguardi e i silenzi di Marylin.
Northern Exposure, come ci piace chiamare questa serie, è una favola calata in un contesto a volte fantastico, che fornisce spunti di vita reale su cui riflettere.



Intervista a Corey Steiner

Abbiamo posto alcune domande a Corey Steiner, che da quattro anni gestisce la più importante pagina Facebook dedicata a Nothern Exposure.

Northern Exposure è una serie ancora popolare negli U.S.A.?
Si tratta di una popolarità “sotterranea” alimentata da chi possiede i DVD o da chi guarda la serie su Netflix, una nota piattaforma online, perché in questo momento non è trasmessa da nessuna stazione TV americana.

Quali sono i personaggi preferiti?
Mi piacerebbe dirti che sono Chris, Ed e Joel, ma si tratta veramente di un’opinione personale.

La tua pagina Facebook, dedicata al serial, è frequentata?
La nostra pagina è molto popolare, ora abbiamo 13.000 utenti e il numero è in continuo aumento. Abbiamo fatto un lungo percorso dal 2010 a oggi e non sembra che ci stiamo fermando. A nord, verso il futuro!

Northern Exposure Trailer:

 

Si ringrazia Giancarlo Salario, per la concessione alla pubblicazione delle sue fotografie scattate nella cittadina di Roslyn, in U.S.A., nello stato di Washington.

Copyright © by William Molducci

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti...bell'articolo...
Raimondo A.

Anonimo ha detto...

Bravo: mi è tornata voglia di riguardarlo!

Davide S.

Anonimo ha detto...

Great Job William Molducci!

Corey S.

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