Pillole
di musica: Pablo e il mare - Miramòr
di
William Molducci
Pablo
e il mare sono un trio/quartetto acustico torinese, che si avvale
delle canzoni e della voce di Paolo Antonelli, completano la
formazione: Marco Ostellino con le percussioni (tra
cui cajòn e bongos),
il pianoforte di Andrea
Ferraris,
il violino, il bouzouki e il liuto arabo di Francesco
Coppotelli
e il contrabbasso e il basso elettrico di Fabrizio
Cerutti.
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Gli ingredienti del suono del gruppo sono: i colori del pop,
l’uso di timbri acustici, un particolare gusto per le
contaminazioni mediterranee e l'attenzione a evitarne cliché e
stereotipi.
Dal
2002 la loro musica è presente sui palcoscenici della canzone
d’autore “tradizionale” e quelli della nuova scena indipendente
italiana, distinguendosi per il sound e per la scrittura emozionale,
intensa e mai banale, che racconta storie e sentimenti.
Nel
2004 il gruppo vince il festival “Rock
Targato Italia”, il
prestigioso concorso indetto da Divinazione, che nelle precedenti
edizioni aveva fatto conoscere Timoria, Scisma e Marlene Kuntz. Due
anni dopo è la volta del loro primo album intitolato “Onde”,
il
cui videoclip è diretto dal regista italo-giapponese Tak Kuroha. Sul
fronte live, si contano più di 200 concerti nei locali e sui palchi
italiani.
Nel
giugno 2011 vede la luce Miramòr,
il nuovo album prodotto da Blumusica e registrato sotto le cure di
Pippo Monaro. Il disco contiene canzoni d’amore, mare, ricordi e
passioni, “narrate” tra metafore e realtà. Il titolo è la
sintesi di tre parole: Amòr, Màr e Miràr, che si trasformano in
“Miramòr”.
A
questo lavoro hanno partecipato: Paolo Antonelli (testi e musiche,
voce e chitarre), André Ferraris (pianoforte elettrico), Marco
Ostellino (percussioni). Ospiti in studio: Enrico Fornatto –
Jambalaya, Andrea Sicurella - Banda Elastica Pellizza, Pippo Monaro,
Emanuela Struffolino e Francesco Coppotelli (che poi entrerà nel
gruppo, trasformandolo in quartetto).
Nel
disco emerge una forte influenza mediterranea, basata su sonorità
acustiche, che spaziano dal folk al pop.
Il
primo brano che vi consigliamo di ascoltare è “Gatto sul tetto”,
salti melodici, giri di basso, ritmo e cadenza rock, riassumono il
gusto di Antonelli e del suo gruppo, quasi un manifesto di intenti
musicali: “Il
gatto sul tetto che fuma, guardando la luna cercando bellezza e
fortuna, vi guarda perdervi in pensieri piccoli, si liscia il baffo
sistema il ciuffo, sembrate stanchi volgari imbarazzati, anche quando
pregate i santi ...”.
Con
“Immaginario” si ritorna indietro nel tempo, grazie agli archi e
al riferimento alle lire, necessarie per andare al mare: “Sabato
partiamo, ventimila lire andiamo al mare, ventimila lire ci
dovrebbero bastare, se abbiamo fortuna rincontriamo quella tipa con
la stella sul costume, ti ricordi il nome?”.
Il
pianoforte e la ritmica di “Farfalle” fanno emergere l'anima
latina di Pablo e il mare, una delle tante contaminazioni, che
contraddistingue la musica del gruppo, questa volta al servizio di
sonorità coinvolgenti, che contrastano il testo un po' malinconico.
Franz Gallero firmò il videoclip di “Farfalle”, disponibile su
YouTube.
Ritmo
folk di stampo andaluso in “Ora lo sai”, scolpito dal violino di
Francesco Coppotelli e dalle percussioni di Marco Ostellino.
“Pesci
Tropicali” è una ballata raffinata e intelligente, che incita alla
difesa dei propri sogni e desideri, reali sino a quando sono vivi.
Gli uomini non sono numeri ma esseri speciali: “Noi
siamo
pesci tropicali, siamo esseri speciali, siamo unici e capaci di
imprese eccezionali, quanti pesci tropicali che finiscono
incoscienti, dietro a vetri verticali e trasparenti... ”.
Come
accennato all'inizio, questo è un disco di storie, raccontate con
apparente leggerezza, da sfogliare come se si trattasse di un album
di fotografie, “Franco, Ciccio e la Sirena” ne è un valido
esempio.
“Migrante”
si apre con il rumore delle onde del mare che s’infrangono sugli
scogli e i versi dei gabbiani, per poi prendere corpo e ritmo, in una
coinvolgente storia di mare e di vita. Il pianoforte accompagna con
vigore le parole di questo brano, che fu scritto in soli dieci
minuti, sui tovagliolini di un bar vicino a Siracusa.
L'album
si apre con “Avvampa” brano allegro dagli arrangiamenti curati e
finisce con “Viva”, pezzo orecchiabile con rimandi alla
tradizione pop italiana.
“Niente
come prima” e “Fidelina” completano la track list di questo bel
lavoro di Pablo e il mare, costruito sulle musiche e sulle parole
scritte da Paolo Antonelli.
Si
tratta di un album che non deve mancare nella playlist di chi ama la
spensieratezza del pop e di chi è alla ricerca di nuovi talenti
della musica italiana, specialmente di quelli con un cuore
“mediterraneo e marinaio”.
Copyright
©
by
William Molducci
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