mercoledì 2 aprile 2014

Autismo e cinema d'animazione

di Claudio Tedaldi

Lunedi 24 febbraio 2014 si è svolto presso la Fondazione Fornino Valmori a Fratta Terme (FC), il terzo incontro dell’Atelier del Cartone Animato con i ragazzi autistici, coinvolti da Elena Cavalieri dell’Associazione Bucaneve, nel progetto “Creatività accessibile”. Il progetto è stato promosso dall’Atelier, nell’ambito del contenitore “conCittadini” della Regione Emilia-Romagna.


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I ragazzi coinvolti, ognuno con le proprie specificità in quanto a età e patologia, hanno risposto positivamente a questo insolito e creativo laboratorio condotto dal sottoscritto, in qualità di esperto di pedagogia del cinema d’animazione.

L'obiettivo dell'Atelier in questa prima fase del progetto è quello di dare voce a bambini e adolescenti autistici, con l'ausilio di attività semplici quali la realizzazione di disegni, taumatropi, creazioni in plastilina, fotografie e stop-motion. Esercizi semplici che però "magicamente" si trasformano in frammenti di film animati

Claudio Tedaldi
 
Questo avviene in parte subito (il taumatropio e il flipbook sono giochi d'animazione, che funzionano immediatamente), in parte nel giro di pochi giorni (con il montaggio rapido di materiali prodotti nei laboratori) e in parte successivamente.

Tutto questo grazie al passaggio dei materiali a bambini e ragazzi dell’Atelier a Bando (FE) diretti da Don Alessandro Saporetti e a quelli di cinque classi della scuola primaria e secondaria di San Pietro in Vincoli (RA), che si incaricheranno di animarli e interpretarli fino ad arrivare a un vero cortometraggio sui diritti del malato. La colonna sonora sarà composta e suonata dai giovanissimi partecipanti ai laboratori di musica, condotti da Monica Monduzzi dell’Atelier APS.

La sindrome autistica include un'estrema varietà di caratteristiche, quindi persone con problematiche molto diverse. Il cinema d'animazione e il nostro modo di proporre varie tecniche, si inseriscono bene in questo contesto, in quanto nelle situazioni più disparate colpiscono l'immaginario e riescono a coinvolgere un "target" vastissimo.

Abbiamo spesso riscontrato, che la grande maggioranza delle situazioni di sofferenza, date da problemi di ogni tipo, inclusa la malattia, possono trovare non solo conforto, ma una vera liberazione attraverso le emozioni date dalla creazione di un "cartone animato".

Non c'è attività, sport, media o forma d'arte che riesca come il cinema d'animazione a coinvolgere efficacemente tutti, indipendentemente dall'età, cultura, estrazione sociale, religione, etnia.

Grandi emozioni ci accompagnano nella scoperta dei meccanismi creativi che portano, attraverso facili esercizi individuali, a sgretolare l'isolamento e a coinvolgere i partecipanti nella scoperta della creazione collettiva.

La più grande gratificazione per gli animatori consiste nel vedere sciogliersi la diffidenza e l'apparente apatia dei ragazzi e partecipare alla scoperta di momenti di serenità e allegria.

Fondamentale è anche ricevere il feedback di operatori, psicologi, assistenti e naturalmente di genitori e parenti, cioè di chi scopre il valore del nostro metodo pedagogico mentre ci sta aiutando a rendere possibili ed efficaci questi laboratori.
Il loro coinvolgimento ed entusiasmo è importantissimo, in quanto faranno in modo che questi esercizi vengano riproposti in altre situazioni e nella quotidianità.

Sito Web dell'atelier del cartone animato: http://www.animato.it

Nota: “Creatività accessibile" ha ottenuto anche il patrocinio dei Comuni di Forlì e Ravenna, le prossime fasi del progetto coinvolgeranno anche l’AISM e l’AIL di Forlì-Cesena e l’ANGSA di Ravenna.

Copyright by © Claudio Tedaldi

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