lunedì 4 maggio 2015

L’acchiappasogni - Peppino di Capri


di William Molducci

Non è semplice parlare del nuovo lavoro di un mostro sacro della musica italiana come Peppino di Capri ma non è neppure difficile. Basta mettere da parte tutto quello che rappresenta e ha rappresentato, chiudere gli occhi e ascoltare i tredici nuovi brani che compongono “L’acchiappasogni”.






Le note e la melodia di “Dimme addo’sta”, uno dei due brani in napoletano, trasportano la mente nella Napoli di oggi, in un gioco di parole tra il lasciarsi e il ritrovarsi, con sentimento e senza rancore: “… dimme addo’sta, dimme chi è…”, la musica è del maestro Adriano Guerrino.
In “Ho visto l’amore” si toccano corde consuete nel repertorio di Peppino, con una punta di malinconia verso un amore da cui bisogna fuggire, prima che se ne vada da solo.


Cover del nuovo album di Peppino di Capri


Sopravviverò” ammicca agli anni ’60, tra accordi di chitarra, armonica e un coro degli angeli da brivido. “Esiste” emana odore di “nuovo”, pur avendo profonde radici nella tradizione della canzone popolare.
Il cuore colorato di “Come finirà” fa coppia con gli occhi stregati di “Ancora un minuto”, scritta da Francesco Serino, mentre “Capri song”, con il testo di Mogol, è un inno alla splendida isola azzurra, da cui non si può stare lontani più di un anno.
Mai mai” naviga in un mare di ricordi cullati da una ritmica insolita, le emozioni sono invece raccontate in “Amore esagerato”, per le strade del passato, dove il tempo si è fermato… in una Napoli dai ricordi un po’ sbiaditi dall’inesorabile lento incedere del tempo.
Il tema del ricordo è presente anche nella piacevole “Ti sto cercando”, invece, l’orecchiabile “A voglia ‘e cantà” ci riporta alle ballate mai prive di atmosfere e di struggenti ritornelli, lasciando a “Innamorarsi ancora” il compito di descrivere le emozioni di un nuovo amore.

L'acchiappasogni (dream catcher) è una leggenda della mitologia degli indiani del Nord America; si crede che venga appeso alla finestra con lo scopo di afferrare un sogno che viaggia nell'aria

Conclude l’album la celebrativa “50 anni”, una dedica a una carriera lunga oltre mezzo secolo, coronata da un nuovo capitolo rappresentato da quest’album che si lega idealmente al “Sognatore” di quasi trent’anni fa.
La voce di Peppino di Capri è sorprendentemente giovane a tutto vantaggio delle melodie, rese gradevoli da lievi mutamenti della ritmica, in grado di sollecitare risposte emotive in chi le ascolta.


Peppino di Capri “Addo’sta”: 




Copyright by William Molducci

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