di
Simonetta Sandri
Levate
l'ancora, diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la
direzione, questa è la decisione. Io sono un temporale.
Ancora
aeroporto di Roma Fiumicino, attendendo l'arrivo del mio sogno di
futuro (questa volta aspetto e non parto). Mi imbatto nel libro di
Jovanotti, mi attira subito il titolo, Gratitude.
Lo compro.
E
poi amo le canzoni di Lorenzo, ancora di più da quando mi è stata
dedicata “A
te”,
una canzone che ogni donna dovrebbe sognare di ricevere. Una melodia
intensa, una dichiarazione d'amore unica, una forza che, scorrendo le
pagine candide del libro che ho fra le mani, capisco bene da dove ha
origine. Di Jovanotti amo poi l'energia, la passione, l'allegria, la
profondità, la tenerezza, la dolcezza, la forza che ha dentro,
quella che infonde, che trasmette con le note, anche, e soprattutto,
con le parole.
Trasparenti come lui sa essere, frasi (s)composte da
quel giovane stralunato che era (a mio parere che sembrava), dal
poeta che è diventato (ma che a mio avviso già era). Sono frasi e
pensieri di una purezza intensa, di una persona che, un po' come me,
non è mai la stessa, che ha il coraggio e la voglia di scrivere
sempre una nuova canzone, di abbandonarsi al sogno ed alla sua
energia guida, di lottare per quanto è giusto e bello, per quanto è
forte, pulito ed immenso. Per l'amore, la sola cosa veramente
importante della vita.
E' un “ammalato
di vita”
colui che dipinge note e righe, che percorre in bicicletta le
campagne della Toscana, partorendo idee e scrivendo nell'aria, quasi
disegnando magici cerchi concentrici. Mi
ci immedesimo ancora, quando faccio la stessa cosa con la scrittura
percorrendo giardini e parchi, volando su mille aerei attraverso
mille nuvole e cieli.
Un
incrocio fra un poeta e un guerriero, innamorato delle sue Francesca
e Teresa, tenero marito e padre, ragazzo dall'animo sempre vivo,
impegnato nel sociale e riconoscente alla Terra Madre, l'Africa.
Questo libro mi piace perché mi ritrovo nelle sensazioni vissute in
Africa, nella percezione che quella terra ti cambia, e che, una volta
anche solo sfiorata, ti influenza e condiziona nel modo di pensare,
di rivedere le priorità, di capire il tempo, di accarezzare gli
essere umani, la loro sofferenza e la loro gioia.
Nelle
pagine di Gratitude,
ritrovi, oltre ai 25 anni di musica di Jovanotti, la forza delle
origini, dei battiti del ritmo e del cuore che su di esso canta,
delle pulsioni della danza e della musica, della magia delle note e
degli accordi, cogli l'energia allo stato puro. Lui con la musica,
io, con modestia, nella scrittura. Ad entrambi arriva il lampo
geniale ed autentico dell'ombelico del mondo, del pensiero positivo,
della voglia di credere nei sogni, del non sentire la fatica quando
si percorre il cammino in cui si confida.
Entrambi viviamo nel
desiderio forte, e talora feroce, del cambiamento perpetuo. Anche io,
poi, ho avuto la percezione che con l'arrivo della mia metà, "fosse
spuntata improvvisamente un'ala, o una ruota, o un nuovo paio di
antenne aggiuntive, come se avessi scoperto una parte della mia vita
che stava sigillata in qualche stanza e che lui (lei
per il nostro autore …)
mi ha aperto"....
"Un
luogo dove il maschile e il femminile si incontrano".
Queste
parole hanno sfondato il mio cuore, potrei averle scritte io se solo
avessi potuto immaginarle. Quando desideri intensamente qualcosa devi
capire cosa sei disposto a perdere, perché si deve essere consci,
sempre, che si deve perdere qualcosa per conquistare il nuovo.
Accettando
la felicità. E io lo sto capendo, reinventandomi continuamente,
anche perché "il
mondo comincia ogni giorno".
Per fortuna. Grazie Lorenzo.
Jovanotti,
Gratitude, Einaudi, 2013, 176 p.
Copyright © by Simonetta Sandri
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