giovedì 23 giugno 2016

Pensieri in poesia - Il tempo è un documento

di Simona Cannata

Indosso piccoli altoparlanti e ascolto una musica rilassante per capire quanto il tempo di osservare la natura umana sia un diritto di tutti. La comunicazione ossessiva è divenuta un vizio ma anche un lusso.
Dispongo di un’ampia scelta di luoghi fra il web, la realtà aumentata, la realtà virtuale e la realtà, ma in fretta così, da non voler perdere la memoria storica e personale, con l’immediatezza di un sorriso, scelgo l’ora d’aria nella realtà.

 

Una giornata in campagna e una lezione di yoga subito dopo suscitano una maggiore presa di contatto del corpo che “comincia a fare il più doloroso lamento che mai facesse femina” (Boccaccio). In questi spazi reali la mia visione solare della vita ha tutto il tempo necessario di allenarsi e di radicarsi, a dispetto della malattia e della conseguente morte di un genitore che, pur grandi lezioni di vita, sono un enorme lutto con cui convivere una vita intera. 

 

La vita mi appartiene nel profumo della conoscenza, nelle lunghe riflessioni prima di una scelta, durante il cammino agile ed elegante, lento e impacciato, personale e temperato, perché la presenza deve lasciare qualcosa in sospeso che non sia solo un pixel.



Mentre mi alleno guadagno una bellissima giornata e gioco con i suoni naturali. Individuo la forza nella quiete e nell’evoluzione dei cervelli. Sorrido. Il tempo è un certificato rilasciato dalla massima autorità che è la vita. Al tempo affido documenti ed esperienza personali.

C’è da scrollarsi le spalle, avere idee e opinioni per ambientarsi di nuovo nel nostro tempo e stabilirci in un nuovo luogo incontaminato e storico della Terra che solo questa continuità illimitata può scrivere e descrivere col nostro aiuto e con qualche sorriso in più.




Chi è Simona:

Simona Cannata è nata a Ragusa Ibla- il quartiere ricostruito in stile barocco sulle rovine del terremoto - ma è cresciuta nelle campagne modicane, non lontano dal mare azzurrino di Sampieri e Pozzallo e dalle acropoli arroccate sui dirupi di pietra di Scicli. Musicista anticonformista e poetessa latitante...la scrittura, che la accompagna costantemente da quando aveva 4 anni, viene esibita sempre con pudore e delicatezza, con una sorta di riserbo."

da Biografia di Gae Capitano (autore di testi)


Articoli precedenti:

Alla vecchia maniera:


Il profumo della lana in inverno:


Copyright testo e fotografie by Simona Cannata

Nessun commento:

Posta un commento