giovedì 5 maggio 2016

Street Photography: Via Zamboni 38, Bologna

di Lucia Casadio

Quasi tutti i giorni vado "al 38", studio filosofia a Bologna e 38 è il numero civico di via Zamboni dove ha sede la "Scuola di Lettere e Beni Culturali", fulcro della zona universitaria, dove ogni giorno si respirano progetti, idee, sogni, oltre a una buona dose di fumo passivo.
Tanti giovani, provenienti da tutta Italia, approdano con entusiasmo a Bologna, città universitaria per eccellenza e, districandosi fra gli ostacoli della vita, s'impegnano nella costruzione del proprio futuro. 









 


Una volta arrivati trovano uno spazio aperto, multiculturale, in continuo movimento; c'è posto per tutti nonostante le difficoltà nella ricerca dell’alloggio e c'è spazio per tutte le espressioni, comprese quelle artistiche, come l’arte dei graffiti, che è qui realmente viva e di cui i muri del "38" ne sono testimoni quotidiani.










Ora, senza entrare nel merito delle critiche e tralasciando i periodici tentativi di ripulire i muri universitari, a mio parere senza quelle scritte e quei disegni il "38" cesserebbe di essere il "38" per diventare una delle tante facoltà bolognesi.






La sua originalità e specificità risiedono proprio in quei muri colorati che sempre più spesso anche i turisti si fermano a fotografare. Me li immagino tornare a casa e mostrare entusiasti ai propri figli quelle foto e raccontare loro di una Bologna giovane, in fermento, sempre pronta a rinnovarsi. 

 





E poi m'immagino i loro figli, qualche anno dopo, seduti in piazza Verdi, una chitarra, una birra e quattro risate. Infine ci sono io, che ogni giorno scopro un angolo di muro inesplorato, un particolare mai colto prima, una nuova sfumatura di colore. Io, che mi ritengo fortunata a entrare in università il giorno di un esame e sentirmi a casa, con le pareti dipinte come le volevo io perché, se è vero che il futuro tocca a noi scriverlo, al "38" ognuno cerca di farlo a modo suo.




Certo, Bologna e la sua università, la più antica d'Europa, non sono tutte rose e fiori. Sta a noi ricercarvi il bello, la novità, la positività, perché essenzialmente, come in tutte le situazioni, dipende sempre dal nostro modo di guardare, dall'angolo prospettico che scegliamo, da come ci poniamo nei confronti della realtà.




Banalmente, il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto, ma l'acqua rimane sempre la stessa; come ci ricorda una recente canzone del bolognese Luca Carboni, "Luca lo stesso", a patto di apportare una piccola modifica … "È sempre Bologna la stessa".





Copyright by Lucia Casadio

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