di William Molducci
Nel 1998, l’album “Luca
Faggella canta Piero Ciampi”,
ha fatto conoscere Faggella come uno dei migliori interpreti delle
canzoni del suo illustre concittadino. La
sua versione di “Livorno”, inserita nei titoli di coda del
cortometraggio “Il cappotto di lana” del regista Luca Dal Canto,
ha donato intensità a uno dei capolavori assoluti di Ciampi, sintesi
di disperazione,
speranza e rassegnazione.
Negli anni successivi Faggella
si è fatto apprezzare come interprete, autore e artista completo, in
grado di spaziare dalla musica al teatro, dalla letteratura allo
spettacolo.
Dopo quasi 20 anni di attività
esce la sua prima antologia che raccoglie la produzione più
significativa dal 1998 al 2015, intitolata semplicemente
“Discografia: antologia di canzoni”.
Il nuovo disco contiene 19
brani, di cui sei inediti, che saranno portati in giro nelle città
italiane grazie allo spettacolo “I
concerti dell’antologia”. Il debutto è previsto per il 21
novembre a Livorno, in occasione del Premio Piero Ciampi, luogo
ideale per eseguire “Icaro”, il brano dedicato al
poeta/cantautore toscano.
“Tempo”
è il primo singolo estratto dal nuovo disco, un inedito legato al
precedente “Tradizione elettrica”. Il brano, interpretato con
Elisa Arcamone, proietta il cantante livornese ai bordi del futuro
con tutto il necessario per viaggiare, accompagnato dalle chitarre
dei co-autori: Giorgio Baldi e Gabriele Ratti.
Luca Faggella in versione "Pop Art" |
“Vipere” è un mix di rock
e psicoanalisi, servito dal basso di Max Gazzè, ritmo incalzane e
voce cadenzata, con qualche gradito cameo.
La coerenza dell’amore
vissuto “senza rete” a volte è simile alle incongruenze del
sogno, in un susseguirsi di immagini romantiche e assolute, la voce
di Luca dona a “Uccidimi” un’anima propria, tra il sangue
figurato e un bacio sulle labbra fresche.
“La strega è una magia,
un incantesimo della follia”,
l’atmosfera balcanica avvolge “La strega”, in una sorta di
danza a ritmo di tamburo, per ingannare la morte e bussare a tutte le
porte chiedendo dove sia l’amore.
“Quattro giorni quattro” è
una ballata che rivela la leggerezza di un amore metropolitano,
mentre “Cuori in pegno”, racconta i giorni aspri e dolci alla
ricerca di un equilibrio romantico: “…
e si tengono per mano e non sentono fatica, come volassero via”.
A partire dal 21 Novembre Faggella porterà in giro per l'Italia lo spettacolo "I concerti dell'antologia" |
“King wah” riporta
all’infanzia e quindi a Livorno, si tratta di un brano costruito
dentro a un recinto pop ma con l’anima rock, come cita lo stesso
Faggella: “…ho
pensato molto a Ivan Graziani, alla sua genialità nell’essere il
più rock and roll di tutti e saper stare benissimo nella canzone
italiana”.
“Settantasette”, anche questa autobiografica, descrive
l’adolescenza vissuta tra nuovi flussi culturali e il giradischi
“catturato” da Lou Reed, Iggy Pop, Sex Pistols.
La copertina dell'album in uscita il 21 Novembre |
“Hourglasses”,
interpretata insieme a Suz, è un lento psichedelico, un assurdo che
conferma l’eclettismo dell’artista livornese e il suo essere allo
stesso tempo intimo e spaziale.
20 anni di musica e
performance, sono un biglietto da visita importante per un artista a
360° come Luca Faggella, protagonista di un’antologia che rende
merito a uno dei più completi e originali artisti del panorama
musicale italiano.
Video “Livorno”, live:
Copyright by William Molducci
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