Pillole
di musica.... Negrita & Déjà Vu
di William Molducci
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Déjà
Vu
è un doppio album unplugged o per meglio dire semi-acustico, con cui
il gruppo aretino
dei
Negrita ha
voluto festeggiare i 20 anni di vita, rielaborando
per l'occasione ben 24
canzoni,
selezionate tra le
migliori del loro repertorio,
con l'aggiunta di due inediti: La
tua canzone
e per Anima lieve.
Per
dovere di cronaca ricordiamo che il
loro nome si
ispira a
Hey Negrita,
un noto brano dei Rolling Stones,
inserito nell'album Black
and blue
del 1976:
"Hey Negrita, hey now, move your body, move
your mouth..." .
Un
anno dopo l'uscita del Live i Negrita non hanno voluto
ripetersi e per questo "non-best", hanno optato per la
reunion in studio, con la formula dell'arrangiamento acustico,
particolarmente adatto anche per portare il progetto nei teatri
italiani. Come affermato dallo stesso Pau (frontman del gruppo):
"Déjà Vu ci è sembrato il titolo più giusto perché
parla di un’esperienza che credi di aver vissuto, ma che non hai
mai vissuto veramente".
"Cosa
porti con te?, spine negli occhi e dadi truccati,
per sopravvivere, in mezzo a specchi di lacrime
e sale, finisce qui, mai nessuno
che ha provato a capire, meglio così..".
Questa è la prima strofa del brano Anima lieve.
L'inconfondibile voce di Pau
dona con grinta e suggestione un "corpo" al
brano, dedicato
alla fragilità e alla sensibilità di tutti noi, messa
a dura prova dall'incoerenza
dei nostri tempi.
"E'
un
biglietto per le stelle,
quello
lì davanti a te,
cambierai
la pelle,
ma
resta speciale,
non ti buttare via!, In questo inferno, di ombre piatte, in questo vecchio luna park,
resta ribelle, non ti buttare via...". Il brano La tua canzone apre il primo dei due CD, è un esempio di canzone popolare, un messaggio di fiducia e di coraggio, per chi non vuole arrendersi in un periodo pieno di rabbia e delusioni, una spinta ad avere fiducia in se stessi e realizzare i propri sogni.
non ti buttare via!, In questo inferno, di ombre piatte, in questo vecchio luna park,
resta ribelle, non ti buttare via...". Il brano La tua canzone apre il primo dei due CD, è un esempio di canzone popolare, un messaggio di fiducia e di coraggio, per chi non vuole arrendersi in un periodo pieno di rabbia e delusioni, una spinta ad avere fiducia in se stessi e realizzare i propri sogni.
La storia dei Negrita
continua con successo da vent'anni, raccogliendo attorno a sé il
pubblico della prima ora e anche i giovani, il motivo di questo
fenomeno lo si può riassumere in questa dichiarazione di Pau: "La
gente ha bisogno di una visione del futuro che nemmeno la politica
riesce a dare. Viviamo alla giornata, stiamo annaspando e in tutto
questo ci sono un sacco di persone che si riconoscono nei nostri
brani. Le persone hanno bisogno che si dia loro una pacca sulle
spalle, un senso di fiducia".
Riportiamo
anche una dichiarazione di Drigo (il chitarrista): "Un nostro
concerto è come un rituale dove c’è un continuo scambio.
L’energia arriva dalle persone, ma anche dagli strumenti. Il grande
vantaggio di un lavoro come Dejà Vu è di non aver dovuto
pensare minimamente alle parole, ci siamo dedicati completamente al
suono. E a quell’energia speciale che può arrivare solo dalla
musica".
Tra
i brani riproposti
non poteva mancare Mama
Maè,
traccia
inserita
nella
colonna sonora del film Così
è la vita
di Aldo, Giovanni e Giacomo,
realizzata dagli stessi Negrita.
Non manca la visionaria L'uomo
sogna di volare,
parte dell'omonimo
album nato dopo un lungo viaggio in Sudamerica,
che ha consentito
loro di
conoscere
e suonare
in
alcuni concerti insieme
ai
Bersuit
Vergabarat:
"L'uomo sogna di
volare..., guardare
dall'alto, planare
sul mare, che
si trovi su un aereo o
in un grande appartamento,
sui gradini di una
chiesa, nella
favela di Candeal...".
Dallo stesso album è stata selezionata la nota Rotolando
verso Sud, riproposta con
un arrangiamento ritmato da
batteria e
chitarra, si tratta senza
dubbio di uno dei loro brani più famosi, orecchiabile al punto
giusto, anche in questa nuova versione, reggae più che mai.
Ho
imparato a sognare
è qui proposta
in
versione ballata, con
un sound
che ricorda un po' le atmosfere del Liga.
Il brano nel 1997 fu inserito
nella colonna sonora del
film Tre uomini e una gamba
del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo:
"Ho imparato a sognare,
quando inizi a scoprire che ogni sogno, ti porta più in là,
cavalcando aquiloni, oltre muri e confini, ho imparato a sognare da
là,
quando tutte le scuse, per giocare son buone, quando tutta la vita è
una bella canzone, c'era chi era incapace a sognare, e chi sognava
già..." .
Non
poteva mancare Radio Conga,
di cui ricordiamo il video del 2009 diretto da Beniamino
Catena. Il video è
basato su due diverse sequenze, nella prima i Negrita interpretano il
brano dal terrazzo di un palazzo, nella seconda un gruppo di persone
ascoltano
le frequenze trasmesse da una
radio vintage Brionvega, che li
porta
in una
serie di sotterranei.
Il
brano mantiene l'antico ritmo
ed è letteralmente
rivitalizzato dalla
versione unplugged. Gioia
infinita è un altro pezzo
proveniente da HELLdorado,
che mantiene la sua vena melodica, ma con un arrangiamento più
incisivo ed elaborato, dove il
ritmo idiofono ha
sostituito le trombe
mariachi. All'epoca
anche per questo brano fu realizzato un video, diretto da Paolo
Soravia, il filmato mostra i
Negrita all'interno
di una Cadillac decapottabile
lungo una strada di campagna deserta, vestiti con
abiti femminili. A questa
scena se ne alternano altre di
gente travestita da
clown, fata, cowboy
o con una maschera di testa
d'animale.
Entrambi i due video sono
disponibili sul
loro canale Youtube.
L'album
unplugged dei Negrita è piacevole, vent'anni di musica
magistralmente rielaborati in versione acustica. Pau, Drigo,
Mac &
Co. hanno un merito, riescono a
fare buona musica senza
tralasciare
ritmo, impegno e allegria.
Copyright
© by William Molducci
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