di William Molducci
Dal 6 dicembre sino al 10
gennaio 2016, le antiche barche della sezione galleggiante del museo
della Marineria ospitano la 30^
edizione del Presepe di Cesenatico, nato da un’idea di Guerrino
Giardini e realizzato dagli artisti Tinin Mantegazza, Maurizio
Bertoni e Mino Salvadori.
Il museo
galleggiante della Marineria
è situato nel tratto più antico e caratteristico del porto canale
di Cesenatico, sintesi di secoli di storia marinara, di piccole e
grandi vicende legate alle barche, alla pesca e ai traffici
marittimi. Il borgo, dalla sua origine fino alla svolta economica del
turismo, si è sempre identificato con il porto. Nel museo
sono custoditi i prototipi delle barche dell'alto e medio Adriatico,
che in estate mostrano le vele colorate "al terzo",
decorate con i simboli delle famiglie dei pescatori, che
frequentarono il porto di Cesenatico dopo la scomparsa della vela
latina e prima dell'avvento della motorizzazione. Nella vicina
sezione
a terra sono esposti i
reperti e gli strumenti d'uso, oltre ai documenti sulle tecniche di
costruzione degli scafi e le manovre delle vele.
La prima statua a essere
scolpita fu quella di San Giacomo, patrono di Cesenatico, a cui nel
corso degli anni se ne sono aggiunte molte altre. La loro peculiarità
consiste nell’ispirarsi alla vita del piccolo borgo marinaro, con i
suoi personaggi tipici: pescatori, falegnami, pescivendoli,
piadinare, bambini, musicisti e i simpatici delfini.
Il presepe è stato progettato
in funzione della sua particolare locazione, la Sacra
Famiglia vede Maria tenere in
braccio il bambino, allo scopo di renderlo più visibile, ma anche
per accentuare la vicinanza dei corpi tra mamma e figlio, come nella
tradizione pittorica delle Madonne con bambino, molto sentita in
Romagna.
Tonino Guerra, poeta e
sceneggiatore romagnolo, ha immaginato che tutte le Madonnine situate
nelle cellette agli incroci delle strade di campagna, per difendersi
dalle offese del tempo e dall'incuria dell'uomo, si ritrovassero a
Pennabilli, riuscendo a portarne un gran numero presso l’orto dei
frutti dimenticati, luogo voluto e creato da lui stesso. La Writers
Guild of America West, associazione degli sceneggiatori americani, il
5 febbraio 2011, conferì a Tonino Guerra il “Jean Renoir Award”,
premio alla carriera assegnato in doppia cerimonia tenutasi a
Hollywood e a New York.
Il gruppo di statue della
Natività si completa con Giuseppe, in piedi accanto a Maria. La
particolare “narrazione” non esclude i tre Magi, arrivati in
barca invece che con i classici cammelli, un riferimento alla stessa
città di Cesenatico da sempre ospitale verso i forestieri.
Le statue sono a grandezza
naturale, tutte le parti esposte del corpo sono scolpite in legno di
pino cembro, comunemente conosciuto con il nome di cirmolo, molto
pregiato e particolarmente adatto per questo scopo. Gli
abiti sono cuciti in tela irrigidita dalla cera, pennellata su
strutture di legno rese voluminose dalla rete metallica. L’effetto
scenografico è ampliato grazie all’illuminazione serale delle
barche, che si riflette sulle acque del canale.
Tradizionalmente ogni anno è
aggiunta la statua di un nuovo personaggio, nel 1986 furono esposte
le prime sette figure, oggi se ne contano una cinquantina,
realizzando in questo modo il progetto iniziale di Bertoni e
Salvadori, che prevedeva, per ogni imbarcazione, un timoniere e un
marinaio.
Il presepe di Cesenatico,
unico nel suo genere, è concepito come un palcoscenico da osservare
dalle sponde del Porto Canale Leonardesco che, al giungere della
sera, si trasforma in una platea unica e surreale, con le luci che
danno vita alle figure e guidano il racconto, proprio come se si
alzasse il sipario.
Il riferimento al teatro
rappresenta la chiave di lettura del progetto, dalla scelta degli
interpreti a quella dell’abbigliamento delle statue, sino alla
narrazione del racconto evangelico, immerso nella vita della gente
comune di questo affascinante borgo.
Il presepe di Cesenatico ha
ottenuto l’importante riconoscimento di “Patrimonio d’Italia
per la tradizione”, conferitogli dal Ministero del Turismo per “la
sua capacità di mantenere vivo il folklore e le tradizioni del
territorio, pur rinnovandole e adeguandole al mutamento dei tempi e
trasformandole in attrattori turistici in grado di registrare una
sempre più ampia e crescente partecipazione”.
Il Porto Canale è il fulcro
attorno al quale si estende il centro storico del paese, sulle cui
banchine si svolge la vita sociale e la passeggiata di cittadini e
turisti. Il porto, nel suo tratto più interno, ricalca le linee
disegnate nel 1502 da Leonardo
Da Vinci, chiamato da Cesare
Borgia a suggerire interventi migliorativi all'approdo preesistente.
Lungo il porto sono presenti monumenti e luoghi di notevole
interesse: Piazza
Pisacane con il monumento a
Giuseppe Garibaldi, l'ottocentesca pescheria, dietro alla quale si
apre la piazzetta delle Erbe e quella delle Conserve. Di rilievo
anche Piazza Ciceruacchio, dov’è tracciato il perimetro
dell'antica Torre
Pretoria che un tempo
difendeva il porto dai pirati barbareschi e quello che resta delle
originarie banchine con le palafitte. Nel tratto più recente sorgono
le imponenti porte
vinciane, efficaci per
proteggere il centro abitato dalle mareggiate, una realizzazione di
moderna tecnologia condotta sull'esempio dei progetti leonardeschi.
Video - Il presepe della
Marineria su YouTube:
- Foto notturne del Presepe di
Cesenatico di Gilberto Bonoli - Licenza Creative Commons
- Foto diurna Museo della
Marineria di Cesenatico di Elio Zammarchi – Licenza Creative
Commons
- Foto diurna del Presepe di
Cesenatico di Paolo Focacci – Licenza Creative Commons
Copyright by William Molducci
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