di
William Molducci
“Luca
lo stesso” è il primo singolo estratto da “Pop up”, il nuovo
album del cantautore bolognese Luca Carboni. In questi giorni il
brano è trasmesso dalle radio, su tutto il territorio nazionale,
ironico j’accuse di chi vuole alzare muri a terre e pensieri. La
novità di questo lavoro è il “parlar d’amore”, in varie forme
e situazioni, con undici canzoni tra “Il fisico e il politico”,
abbracciando la sfera privata e quella sociale.
In passato il
cantautore aveva raggiunto i vertici delle classifiche di vendita
evitando di scrivere canzoni d’amore, questa linea è stata
superata ed è resa esplicita nel brano “Invincibili”: “Sì che
scriviamo canzoni d’amore anche rischiando di esser banali…”;
in fondo si canta l’amore per difendersi dall’odio.
Ci
sono voluti due anni per realizzare l’album, con frequenti
spostamenti tra Milano e Los Angeles, il tempo necessario per fare
uscire la canzone d’autore di Carboni dai soliti canoni e farla
entrare in una dimensione più contaminata, dando spazio a tastiere
elettroniche e programmazioni. La West Coast americana è il crocevia
d’influenze musicali, che nel disco emergono grazie a musicisti
quali Tim Pierce, collaboratore nel passato di mostri sacri del
calibro di Bruce Springsteen, Eric Clapton, Joe Cocker, Roger Waters
e Michael Jackson.
La copertina del nuovo CD in versione Pop Art |
“Chiedo
scusa” è forse il manifesto di questo lavoro, il brano si ispira a
una poesia di Wisława Szymborska, premio Nobel nel 1996: “Non
seguo la scia, cerco sempre un’idea, prego in una chiesa ma anche
in una moschea…”.
“Dio
cosa crede”, amore e teologia si fondono per chiedersi se Dio crede
nell’amore umano, mentre in “10 minuti” si sentono ancora gli
echi di “Fisico & Politico”, il singolo del 2013, realizzato
con il rapper Fabri Fibra. “Luca lo stesso” ha tutti gli elementi
del pezzo guida: ritmica, inciso e originalità, quasi un tormentone,
tutto per sublimare il ragazzo dall’energia immutata, pur se sono
cambiati il suo aspetto fisico e il mondo che lo circonda.
“Milano”
come New York, una metropoli che intreccia le sue storie con quella
della cugina che ora “vive nelle nuvole”, dopo avere vissuto
nella grande città come fosse un altro mondo. Lui la pensa e la
ricorda: “… così ho invidiato la gente che vive a Milano e le
forme di vita di un pianeta lontano…”.
“Pop
up” è un disco di svolta, come lo fu “Forever”, il titolo
nasce da un gioco tra il desiderio di inglesismi e la voglia di
sorprendere. Realizzato con pochi musicisti e prodotto da Michele
Canova, l’album si colloca tra le migliori produzioni di Luca
Carboni, ricco di idee, energia e voglia di raccontarsi. Il ricordo
del sound inglese degli anni ’80 e la contemporaneità di quello
americano, creano un’intrigante fusione, in cui la cadenza del
cantautore bolognese ben si adagia.
Il
video ufficiale di “Luca lo stesso”:
Copyright
by William Molducci
Nessun commento:
Posta un commento