di
William Molducci
"La
Smorfia" è il titolo del
fortunato cortometraggio del regista di origini napoletane Emanuele
Palamara, premiato all’IndieFest
Global Award di La Jolla, nella contea di San Diego in California,
con il prestigioso Award of
Excellence - Special Mention. Il premio “americano” si aggiunge
agli altri riconoscimenti ottenuti
in Italia e in paesi quali Spagna, Russia, Marocco, Svezia, Egitto,
Romania e Turchia.
Le
selezioni dell’IndieFEST Award
hanno un valore di altissimo livello, grazie alla partecipazione di
autori provenienti da tutte le parti del mondo. Uno degli obiettivi
della manifestazione è di promuovere i film-maker e farli conoscere
a un vasto pubblico.
All’edizione
del festival californiano, svoltasi nell’ottobre 2015, sono stati
selezionati numerosi cortometraggi, ma soltanto tre hanno ottenuto
l’Award of Excellence. Oltre a "La
Smorfia" ("The
Smirk" per il circuito
internazionale), sono stati premiati "The
Lake" del canadese Micheal Buie
e "Gemini"
del regista inglese Bobbie Hogdson. Altri riconoscimenti sono stati
assegnati a lungometraggi e serie web. Una delle tante curiosità
riguarda il trofeo dell’IndieFEST,
una bellissima statuetta realizzata
dalla stessa società che produce gli Oscar e i premi Emmy, un buon
auspicio per il giovane regista italiano.
Emanuele Palamara in versione Pop Art |
Il
film ha partecipato all’International Rome Independent Film
Festival 2015, da allora è stato selezionato in più di 50 rassegne
cinematografiche in tutto il mondo, ottenendo 40 tra
premi
e menzioni.
La prima al RIFF è avvenuta al
THE SPACE - Cinema Moderno, alla presenza del regista e di parte del
cast, che con passione ha partecipato al progetto, raccogliendo,
nella serata della proiezione, gli applausi degli spettatori.
Palamara,
dopo gli studi umanistici alla facoltà di lettere e filosofia
dell’Università “La Sapienza” di Roma, ha iniziato la sua
esperienza nel cinema come aiuto di produzione per spot e
cortometraggi, lavorando come assistente alla regia di Maria Sole
Tognazzi, Matteo Rovere, Susanna Nicchiarelli, Matteo Garrone,
Stefano Sollima e Francesca Comencini. “La Smorfia”, la cui
sceneggiatura è ispirata a una storia vera, è il suo secondo
cortometraggio. Quest’anno è in uscita il nuovo film, intitolato
“Uomo in mare”, che vede un
inaspettato Marco D'Amore, spietato boss in "Gomorra",
vestire i panni di un ex testimone di giustizia.
La
trama de “La smorfia” è incentrata sul personaggio di Carmine,
un anziano cantante interpretato da
Gianfelice Imparato, cui
un ictus ha storpiato il viso con una terribile smorfia,
costringendolo a rimanere bloccato su una sedia a rotelle. Il suo
sogno è di tornare ad ogni costo nel teatro dove è stato consacrato
come il grande erede della canzone napoletana. L’ostacolo più
grande da superare, però, è rappresentato dalla sorella Nina, che
ha il volto dell’attrice Marina
Piscopo.
Il
film è ambientato in un appartamento tra i vicoli di Napoli, dove il
cantante vive le giornate isolato dal mondo, nella speranza che
qualcuno si ricordi ancora di lui. Occasionalmente giungono richieste
di autografi e interviste, ma la sorella respinge ogni tipo di
contatto. Quello di Nina è un ruolo chiave, la sua apparente durezza
nasconde l’affetto per il fratello e un forte senso di protezione,
per fare in modo che il pubblico si ricordi del grande maestro e non
conosca le sue precarie condizioni fisiche.
La locandina |
L’uomo,
per superare l’ostacolo che lo separa dal mondo esterno, progetta
di uccidere la sorella ma i tentativi, anche se soltanto immaginati,
falliscono a causa dell’infermità e dal naturale affetto che lo
lega alla donna. Il vecchio artista riesce comunque a fuggire da
casa, trascinandosi sino a quello che era il Teatro Garibaldi, il
luogo che lo vide protagonista, trasformato in una sala Bingo.
Carmine si rende conto che il passato non può più tornare e
comincia ad apprezzare l’affetto che gli porta la sorella, disposta
a pagare il ragazzo delle consegne a domicilio perché insista nel
chiedergli l’autografo. In soli quindici minuti il regista descrive
una storia complessa e caratterizza bene i personaggi, rivelando doti
di sintesi cinematografica e narrativa.
Da sinistra: Gianfelice Imparato (Carmine) e il regista Emanuele Palamara |
Il film è stato proiettato
alla New York University, nell’ambito della selezione “Schermo
NapoliWinners”, in occasione della XII edizione di 41° Parallelo,
la rassegna svoltasi tra novembre e dicembre 2015. La manifestazione
rappresenta un ponte tra le due grandi città di Napoli e New York,
un’ottima occasione per fare conoscere i nostri talenti a un
pubblico americano di studenti, appassionati e addetti ai lavori.
“La smorfia”, trailer
ufficiale:
Copyright by William Molducci
Nessun commento:
Posta un commento