di
William Molducci
Sono
anni che Franco Simone parla di un disco con le canzoni di Tenco e,
finalmente, il 21 marzo scorso l’ha pubblicato. Si tratta della
data scelta dall’UNESCO per la giornata mondiale della poesia, in
occasione dell’equinozio di primavera, e dello stesso giorno in cui
nacque il grande cantautore, nel 1938. L’album
contiene dieci canzoni di Tenco, una di Fabrizio de Andrè e
“Carissimo Luigi”, l’omaggio scritto da Simone a completamento
dell’opera.
Quest’ultimo brano, arrangiato con taglio sinfonico,
esalta la struggente e virale interpretazione del cantante salentino,
con un finale vocepiano che tocca corde emotive di rara sensibilità:
“Presto, te ne sei andato via troppo presto, lasciandoci
sperduti in questo mare in cui tu navigavi con il cuore, ma noi
quaggiù, tra vivere e morire, noi non sappiamo da che parte andare,
perché ancora non sappiamo amare...”.
Il
brano di De Andrè è “Preghiera in gennaio”, scritta dal
cantautore ligure dopo avere reso omaggio alla salma di Tenco. Si
tratta di un tributo interpretato con laica passione da Simone e
arrangiato da Alex Zuccaro, capace di unire gli archi al suono
evocativo della fisarmonica. In questa canzone l’artista supplica
Dio di accogliere l’amico suicida, chiedendo che sia ascoltata “la
sua voce che oramai canta nel vento”. Il testo è liberamente
ispirato a “Prière pour aller au paradis avec les ânes”, di
Francis Jammes, un poeta francese dei primi del Novecento, di cui
Georges Brassens musicò e interpretò una poesia tratta dal suo “De
l'Angelus de l'aube à l’Angélus du soir”.
La cover dell'album di Franco dedicato a Tenco |
Simone
si immerge nel mondo di Tenco e lo fa suo, con un coinvolgimento tale
da creare un’aura di originalità alle canzoni, come nel caso di
“Vedrai vedrai”, arrangiata da Zuccaro con una ritmica pop,
perfetta per la vocalità di Franco.
“Tu
non hai capito niente” ci riporta all’atmosfera del night, adatta
per sottolineare le schermaglie amorose di cui parla il testo, mentre
“Io si” trova nel tango il ritmo giusto per una storia di sottile
e delicato erotismo.
“Lontano
lontano” è una perla per il repertorio di qualsiasi artista, così
come “Se stasera sono qui” e “Mi sono innamorato di te”,
canzoni che Franco interpreta con convinzione, emozionando chi le
ascolta.
In
“Un giorno dopo l’altro”, l’arrangiamento di Zuccaro alterna
il sax alla voce di Franco, riproponendo l’accompagnamento al
pianoforte della versione originale. Di questo brano Tenco aveva
inciso anche una versione in francese e una in spagnolo, e il 45 giri
fu pubblicato in Francia e Argentina, dove ebbe il successo che
meritava. La canzone fu scelta come sigla della serie televisiva, “Le
inchieste del commissario Maigret”, con Gino Cervi nel ruolo del
commissario parigino. Il testo, più che mai attuale, sembra
descrivere le difficoltà che i giovani vivono in questo periodo: “E
gli occhi intorno cercano quell'avvenire che avevano sognato ma i
sogni sono ancora sogni e l'avvenire è ormai quasi passato…”.
Frame, nella nostra elaborazione Pop Art, tratto dal video di "Carissimo Luigi" |
“Angela”
è proposta come canzone popolare, con improvvise accelerazioni di
musica e voce, soluzione perfetta per drammatizzare un addio
imprevisto: “Angela, Angela, angelo mio, io non credevo che
questa sera sarebbe stato davvero un addio…”.
“Ciao
amore ciao” fu l’ultimo brano cantato da Luigi Tenco in quel
triste Festival di Sanremo del 1967, Franco reinterpreta la prima
parte dell’inciso, quasi fosse un saluto al cantautore ligure,
senza accompagnamento musicale e con una percepibile “nebbia
emotiva”.
“Ho
capito che ti amo” rappresenta la sintesi di quest’omaggio,
realizzato da un artista sinceramente “innamorato” di Tenco,
della sua purezza e originalità. Ascoltando il disco ci si rende
conto delle innumerevoli sfumature e dell’universalità dei
sentimenti “disegnati” da un ragazzo scomparso a soli 29 anni. Il
merito di Franco Simone è stato quello di adattare le canzoni alla
sensibilità dei giorni nostri, non facendone una questione di voce
ma soprattutto di cuore. Una lode la dedichiamo agli ottimi musicisti
che hanno suonato i dodici brani: il polistrumentista e arrangiatore
Alex Zuccaro, il chitarrista Adriano Martino e il sassofonista
Raffaele Casarano.
La coprtina dell'album in versione Pop Art |
Franco
Simone racconta: “Dall’inizio della mia carriera rimando questo
appuntamento musicale, che da sempre sapevo che sarebbe arrivato! Era
“Quando”, di Tenco, il primo 45 giri che acquistai. Era ancora di
Tenco la prima canzone-modello che mi fece ascoltare il maestro Ezio
Leoni, mio primo produttore discografico, che lo era stato anche di
Tenco. Il brano era “Ho capito che ti amo”. Adesso, per cantare
tutte queste perle musicali, non ho fatto alcuna fatica. Le ho
cantate tutte una volta sola, con grande emozione. Me le sono sentite
addosso come abiti che non avevano bisogno di alcuna correzione”.
Digital Store:
“Carissimo Luigi”, Video ufficiale – Regia di Giuseppe
Pezzulla
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