sabato 7 novembre 2015

Paolo Piffarerio – Il ricordo

di William Molducci
Paolo Piffarerio, nato a Milano, è stato disegnatore, animatore e sceneggiatore noto al grande pubblico per avere disegnato “Alan Ford”, il fumetto italiano nato dalla penna di Max Bunker alias Luciano Secchi, già autore di Kriminal, Satanik, Maxmagnus, El Gringo e Maschera Nera, questi ultimi disegnati dallo stesso Piffarerio con lo pseudonimo di Paul Payne. E’ stato uno dei pionieri del cinema di animazione, lavorando per la casa di produzione Gamma Film fondata dai fratelli Gino e Roberto Gavioli, sin dai tempi della sua creazione, nel 1953.

 
L’esordio nel campo del fumetto avvenne mentre ancora frequentava l’Accademia di Belle Arti di Brera, disegnando storie di soggetto storico per l’editore Alberto Traini, creando il personaggio di Capitan Falco, del quale curava anche i testi. Le rappresentazioni storiche sono state il punto forte di Piffarerio, grazie a un tratto decisamente preciso nei dettagli, senza inutili fronzoli, sintetico nelle raffigurazioni ma attento a riproporre abiti, scenografie e oggetti attinenti il periodo storico cui si riferiva la storia.
Questa sua peculiarità lo portò a realizzare “Fouché, un uomo nella rivoluzione”, universalmente riconosciuto come il suo capolavoro, giudicato dallo stesso Luciano Secchi come sintesi di una perfezione inarrivabile. Nel 1976 gli venne assegnato il Marzocco d’Argento a riconoscimento dell’opera da lui svolta nel campo del fumetto, in particolare modo proprio per “Fouché”.

Atmosfera "Western" in Pop Art (elaborazione photo originale Pschemp)

Piffarerio, dopo il periodo iniziale di Magnus, è stato il disegnatore di Alan Ford dal numero 76 (ottobre 1975) al 176 (febbraio 1984) ad eccezione di alcuni albi affidati ad altri disegnatori, inoltre, è stato autore di 6 Alan Ford Special tra il dicembre 1992 e l'ottobre 1995. Nel mese di Settembre di quest’anno, in omaggio alla sua memoria, è stato ripubblicato (a colori) lo special dedicato all’opera di Robert Louis Stevenson “Lo strano caso del dottor Jeckyll e del signor Hyde”, inserito nel numero 555 della serie originale di Alan Ford. L’ambientazione del romanzo originale e la conseguente suggestiva ricostruzione, architettonica, scenografica e di costume testimoniano quanto detto riguardo il talento del disegnatore milanese nella rappresentazione di situazioni storiche.
Nei quasi 10 anni in cui Piffarerio si è occupato delle matite di Alan Ford, i personaggi creati da Max Bunker sono calati in modo ancora più evidente nella realtà di quegli anni, con precisi riferimenti a trasmissioni televisive (Portobello), artisti (Renato Zero), vicende sociali e politiche. Ironia, senso del grottesco e visioni astratte da sempre hanno trasmesso in modo efficace la satira “alanfordiana” prima con Magnus e poi con Piffarerio, che si adattò allo stile grafico del personaggio, forzando il suo tratto naturale che lo portava ad “allungare” le figure, a un “tutto tondo” in cui Magnus era maestro. Il risultato fu una personale interpretazione grafica del fumetto che acquisì maggiore dinamicità. Col tempo il suo lavoro è stato apprezzato e rivalutato anche da quello zoccolo duro che inizialmente lo aveva osteggiato.

Rappresentazione scenario Western (elaborazione photo originale di Pschemp)

Alan Ford è un fenomeno di costume anche fuori dai confini nazionali, per esempio nel film “Gatto nero, gatto bianco” di Emir Kusturica, uno dei personaggi lo legge lungo tutta la storia, inoltre, i mezzi di trasporto usati da un altro carattere sono ispirati alle strampalate invenzioni di Grunf.
Per Alan Ford, Piffarerio ha realizzato nel 1976 i tre episodi apparsi nella serie televisiva “Super Gulp, fumetti in TV” e l’anno successivo il primo cartone animato di questo personaggio.
Nel 1995 Paolo Piffarerio è stato ospite della trasmissione TV “Anima mia”, condotta da Fabio Fazio. Nel 1998, durante l’intervista a Max Bunker, che realizzò chi vi scrive, ponemmo una domanda proprio su questa partecipazione.
Paolo Piffarerio

Per quale motivo Paolo Piffarerio non disegna più gli Special? Eppure avevi parlato di un suo ritorno di fiamma per il personaggio e recentemente ha rappresentato AF anche nella trasmissione televisiva "Anima mia".

A Piffarerio sono molto affezionato. Con lui ho avuto il mio primo successo "Maschera Nera", ci siamo frequentati molto anche fuori dal lavoro. Entrambi interisti siamo andati per anni allo stadio anche in trasferta a seguire la squadra. Erano i tempi della grande Inter di Herrera-Moratti, l'ho mandato al mio posto ad "Anima mia" anche perche io disegno maluccio. Paolo è di una modestia indicibile, si meritava anche lui un primo piano, recentemente Piffarerio ha avuto una targa di riconoscimento a Lucca e mi ha telefonato contentissimo al suo ritorno. Per il suo premio? Anche. ma sapete la sua reale gioia è stata nel riferirmi che facendo il mio nome, c'è stato un interminabile scroscio di applausi, forse il buon Paolo si è lasciato travolgere dall'affetto e magari quell’interminabile è eccessivo, comunque serve a fare capire quale amico sincero lui sia.. Ce ne sono pochi in giro. Paolo ora lavora con ritmo blando e ha degli impegni, forse più avanti, quando vorrà, potrà disegnare altri special, per lui ci sarà sempre posto.
Paolo Piffarerio è scomparso il 30 giugno del 2015 all’età di 90 anni, con lui si è persa una parte importante del mondo dei fumetti, un artigiano che aveva fatto del suo lavoro un’arte, lontano dalle luci della ribalta ma vicino a chi aveva saputo apprezzarne il talento. Lo abbiamo voluto ricordare con questo articolo, che illustra soltanto in parte la sua lunga e variegata carriera artistica.

Le immagini “western” sono evocative degli scenari di alcuni fumetti disegnati da Piffarerio, si tratta di fotografie con licenza Creative Commons 3.0 di Pschemp, non riconducibili al noto disegnatore.


Copyright by William Molducci

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