di
William Molducci
Il
3 dicembre, presso l’antico Magazzino del Sale Darsena di Cervia,
nota località turistica in provincia di Ravenna, è stata inaugurata
la mostra “Granelli di Sabbia”.
Il
progetto è stato ideato da Dario Fantini, presidente
dell’Associazione Arte&Sabbia, che organizza ogni anno il
master mondiale di sculture di sabbia sulla spiaggia libera di
Cervia. Si tratta di un appuntamento gradito dagli artisti, autori
anche delle sculture della mostra. In
ogni opera, un elemento, un
brano, una favola o una poesia richiama la magia del Natale.
Le
sculture di “Granelli di Arte” rappresentano la storia della
cittadina romagnola, attraverso i personaggi che l’hanno
frequentata e amata. I protagonisti
del Natale cervese diventano così il
poeta Giuseppe Ungaretti, con la sua poesia "Natale", il
premio Nobel Grazia Deledda, con la novella "Il dono di Natale",
lo scrittore Giovannino Guareschi con "Favola di Natale",
che ha ispirato il film Premio Oscar di Roberto Benigni “La vita è
bella”. “La piuma” è la poesia di Tonino Guerra, poeta e
sceneggiatore dei film di Federico Fellini, posta sulla scultura che
lo rappresenta: “Non ricordo il giorno e l’ora ma eravamo sotto
Natale, ho visto che cadeva una piuma dalla cima del campanile e sono
rimasto a guardare in alto come se fossi io a volare e piano piano
sono arrivato a terra leggero come non mai”.
Il Magazzino del Sale Darsena di Cervia |
La scultura di Papa Wojtyla accoglie i visitatori di "Granelli di Arte" |
Giuseppe Ungaretti |
All’entrata
della mostra, la scultura di Papa Wojtyla, realizzata da Mario Vittadello e Ornella Scrivante, accoglie i visitatori, con
alla base il nome della località romagnola e alla sua sinistra la
Torre di San Michele, simbolo della città. L’11 maggio 1986, il
Papa polacco venne a Cervia per “Lo sposalizio del Mare”;
l’importante evento che si ripete ogni anno dal 1445, nel giorno
dell’Ascensione. In quell’occasione, come da tradizione, Wojtyla
gettò l’anello in mare, che fu poi ripescato in segno di buon
presagio per la vita e l’economia locale. Nel 2013 il Porto di
Cervia è stato intitolato al pontefice beatificato.
Peppone e Don Camillo |
La
mostra è allestita di fronte al canale dove le barchette dei
pescatori ospitano il presepe realizzato con statue di sale.
Le peculiarità
organolettiche ne fanno un sale “dolce”, perché privo dei
cloruri amari. Questo deriva sia dalle condizioni ambientali nelle
quali si trova a maturare sia per l’attività umana, che ha
orientato negli anni la natura in modo da produrre un sale con tali
caratteristiche.
Il
Magazzino Darsena (1712), costruito 20 anni dopo il Magazzino Torre
(l’edificio situato nella parte opposta del canale) dal tesoriere
Matteo Conti, era destinato al confezionamento dei sacchi di sale per
la vendita. Unito al Magazzino Torre da un ponte di ferro (ora
smantellato) conteneva sino a 100.000 quintali di sale. L’edificio,
uno dei maggiori esempi di opera d’arte industriale, è stato
ristrutturato negli anni ’80 seguendo le linee del “Progetto
Cervia”. I cristalli bianchi sui mattoni delle sue pareti sono di
sale, tutto l’edificio lo ha assorbito e lo rilascia ad ogni cambio
di temperatura.
Gruppo di sculture |
Con
l’esposizione "Granelli di Arte…racconta la storia" le
pietre e le volte dell’edificio settecentesco sono diventate una
cosa sola con le sculture di sabbia, un’opera d’arte che racconta
la città attraverso la storia. Quella della sabbia è un’arte
antica che nasce in oriente alcuni secoli fa come arte sacra. Negli
anni divenne sempre più forma artistica indipendente fino a divenire
un vero e proprio campo di sfida tra scultori.
Walter Chiari |
Dante |
La
mostra si sviluppa sui tre piani dell’edificio, nel primo ci sono
le sculture, in quello superiore le opere della giovane artista
Silajan Vittadello: una serie di
quadri realizzati nello stile del "iperrealismo”. I Dipinti,
che sono praticamente delle fotografie, raccontano la storia di
alcuni personaggi del XX secolo. Al terzo
piano Cervia è rappresentata come non si è mai vista, tramite
installazioni in legno. La
musica di sottofondo accompagna i visitatori lungo il percorso,
alcuni pannelli descrivono il legame tra i personaggi e la città,
mentre le immagini realizzate da artisti cervesi raffigurano
importanti avvenimenti.
Dipinti iperrealistici |
Al piano
terra c’è l’installazione dedicata al Beach Volley, realizzata da Marina Mingori, la
pallavolo nella versione da spiaggia nata in California negli anni
’30. Nel 1984, al bagno Fantini di Cervia, venne organizzato il
primo torneo italiano di beach volley. Qui fu coniato il termine
beach volley, derivato dall’originale americano “beach
volleyball”. L’opera in questione è stata realizzata
dall’artista cervese (di adozione) Marina Mingari, con la tecnica
del writer su cartoncino.
Il Magazzino del Sale Darsena di Cervia visto da un'altra angolazione |
Il presepe sulla barca nel Porto Canale di Cervia |
Grazia Deledda |
Data la
vicinanza con Ravenna, non poteva mancare l’omaggio a Dante
Alighieri. Il legame tra il Sommo Poeta e Cervia è in un verso della
Divina Commedia: “Ravenna
sta come stata è molt’anni: l’aguglia da Polenta la si cova, sì
che Cervia ricuopre co’ suoi vanni. (Inferno,
canto XXVII)”.
Tonino Guerra |
Peppone e Don Camillo |
All’ingresso
del Magazzino un cartello riporta un aforisma attribuito a San
Francesco: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora
con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue
mani e la sua testa ed il suo cuore è un’artista”.
La scala che porta all'ultimo piano del Magazzino Daresena |
Granelli di Arte è diventata realtà grazie alle opere degli artisti: Simone Sedioli, Mario Vittadello e Ornella Scrivante, Jonathan Giordani, Alessandro Guidi, Marina Mingori.
Nel libro posto poco prima dell’uscita dalle sale della mostra, un visitatore ha scritto: “La sabbia come la vita scivola via… e a volte si ferma nell’arte”. L’esposizione è aperta e visitabile tutti i giorni sino al 10 gennaio 2017.
Nel libro posto poco prima dell’uscita dalle sale della mostra, un visitatore ha scritto: “La sabbia come la vita scivola via… e a volte si ferma nell’arte”. L’esposizione è aperta e visitabile tutti i giorni sino al 10 gennaio 2017.
Ph. William Molducci
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