Perle in fondo al mare:
Eliòpolis – La città del sole – Franco Simone
di William Molducci
Eliòpolis - La città
del sole è l'album del 2001 realizzato da Franco Simone insieme al
musicista greco Nikos Papakostas e alla sua Grande Orchestra
Balcanica. Come sottolineato dal suo autore, La città del sole
è soprattutto un luogo della mente, con tutte le belle sensazioni
che il sole suggerisce.
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La distribuzione italiana fu affidata a
"Segnali Caotici" di Beppe Carletti, leader storico dei
Nomadi, che scrisse: Franco Simone è un grande artista, un
professionista che non si è lasciato distrarre dalle "apparenze",
ma ha approfondito la sua musica aprendosi anche alla "musica
del mondo". In questo disco ha miscelato le sue melodie, il suo
modo di cantare, con i sapori tradizionali del Mediterraneo, della
Grecia e del Salento. L'idea di inserire questo album nelle
produzioni di musica etnica è nata spontaneamente dopo l'incontro
con l'uomo e con il suo lavoro. Da parte sua, Simone è
particolarmente contento del fatto che la sua musica sia finita in
"così buone mani", come dice lui stesso, dal momento che
per lui i Nomadi rappresentano un caso più unico che raro di
musicisti il cui notevole impegno musicale è stato messo sempre al
servizio delle cause più nobili.
L'album etnico di Simone,
presenta molteplici motivi di interesse, tra l'altro prima di essere
pubblicato in Italia venne distribuito in Grecia, per il semplice
fatto che fu prodotto proprio in quel paese. Come era già successo
tante volte in passato, anche in questo lavoro Simone riesce a
stupire chi è abituato a "incasellare" gli artisti,
passando con disinvoltura dalla musica pop a quella classica, come
dimostrano i concerti di Missa Militum e Canto d'Amore.
Grazie anche alla collaborazione col musicista greco Nikos Papakostas
e alla sua straordinaria orchestra, Eliòpolis è un disco che
non assomiglia a nulla di ciò che si è ascoltato in Italia.
L'abituale passionalità interpretativa di Franco, viene qui
sottolineata da ritmi che raccontano il fascino delle storie del
Mediterraneo, con assoli di strumenti di cui abbiamo dimenticato le
sonorità. Il risultato è un disco modernissimo, senza tempo e
lontano dalle mode.
Genesi di Eliòpolis
Franco e Nikos si sono
conosciuti a Bruxelles nel giugno 2000. I due hanno fatto subito
amicizia, il musicista greco gli ha fatto ascoltare alcune canzoni,
Simone ha cantato qualcuna delle sue. Il desiderio di collaborare è
nato subito. Nell'intervista rilasciata al quotidiano greco I
Vradhinì (il corriere della notte), Franco descrive così la
nascita della loro collaborazione: ascoltando una sua canzone, ho
pensato “Potrei farci sopra un bel testo italiano” e, come
leggendomi nel pensiero, Nikos mi ha detto “Perché non ci metti su
un testo italiano?”. Dopo poche ore ci siamo esibiti in pubblico e,
senza alcuna prova, Nikos ha cominciato a cantare in greco, io mi
sono aggiunto cantando il testo italiano che avevo appena scritto.
Era nata Rabbia da gitano. Il pubblico evidentemente
gradì perché arrivarono a gran voce le richieste di un bis, che noi
accordammo ben volentieri. La particolare sintonia che si era subito
stabilita tra di noi ci mise in condizioni di lavorare insieme in una
situazione ottimale. Scegliemmo delle canzoni su cui lavorare, alcune
di Nikos, altre mie. Scelte quattro mie canzoni alle quali tenevo
particolarmente (Respiro, Navigando, Paisaje e Notturno
fiorentino), ero ansioso di sentirle rivestite dei generosi suoni
mediterranei coi quali arricchisce i suoi arrangiamenti. Ritengo
anche fondamentale la presenza di quelli che lui ha scelto come suoi
musicisti di fiducia… tutti grandi maestri che suonano con grinta e
professionalità! Quando poi sono passato a scrivere sette testi su
altrettante musiche di Nikos, il lavoro è scivolato via con facilità
estrema. Con la sua presenza, il suo entusiasmo, la sua voglia di
esprimersi (degna di un diciottenne), Nikos mi ha stimolato nel
migliore dei modi. Alla fine del tutto ci siamo resi conto di aver
portato a termine in pochi mesi un lavoro che in altre condizioni
avrebbe richiesto qualche anno
Le canzoni
Apre
l'album Rabbia da gitano,
con un ritmo scandito dal suono del violino e dalle percussioni, per
ricordarci che a qualsiasi età un uomo può mettere la propria vita
in discussione, senza rimpiangere le occasioni perdute: “Percorrerò
i sentieri del passato, non avrò lacrime per quello che ho perduto,
nell'ombra silenziosa di una sera, da questa vita forse un fiore
nascerà, nell'ombra silenziosa di una sera, la nostalgia più non mi
apparterrà. Ehi vado via da una strada che non ho, ma non fermate la
mia rabbia da gitano. Ehi con i sogni che ho raccolto e adesso ho,
non ditemi di chiedere di meno...”.
Si
cambia ritmo e lingua con Primero,
in questo caso il testo scritto da Simone è in lingua spagnola:
“Nuestra historia fue
un romance no se puede imaginar tus salidas, tus llegadas no se
pueden mas contar”.
In Eliòpolis sono
riproposti alcuni classici del repertorio di Simone, “colorati”
da virtuosismi e assoli di chitarra, bouzouki e tzoura,
magistralmente suonati da Theodor Akopoulos. In alcune canzoni, tra
cui Navigando, il delizioso violino di Nikolas Chatzopoulos si
affianca alla voce dell'artista salentino, come se si trattasse di un
duetto.
“I
giorni passano lenti ed uguali, strade affollate gli stessi segnali,
acqua di fonte che sembri veleno io ti berrei...”.
Questi sono i primi versi di Giorni,
cantata insieme a Nàdia Caragiànni, struggente canzone dell'amore
perduto, incalzante e nostalgica nel ritmo, accompagnata dal coro di
voci e dal violino, questa volta triste, di Chatzopoulos. Giornale
delle scienze evoca
melodie new age, per esprimere una forte voglia di cambiamento.
Notturno fiorentino
è un altro evergreen di Simone, che ha dedicato alla città in cui
vive: “E' quasi notte è
quasi l'ora e sull'Arno ricompaiono le luci, di quando Firenze
sognava. E torno salvo dal mio naufragio, e continuo a cancellare con
le dita Il mio passato più grigio...”.
E' un Franco Simone, che colpisce al cuore, lontano dai luoghi comuni
e dagli stereotipi in cui spesso è stato frettolosamente relegato,
in questo e in altri brani cattura l'attenzione di chi lo ascolta, ne
nutre la fantasia e ne fa riemergere i ricordi. Ci si ritrova a
camminare con lui lungo l'Arno, osservando le prime luci della sera e
respirando il profumo della storia. Nell'album è inserito anche un
duetto con Iva Zanicchi, intitolato Ti
dovresti vedere dopo e
il brano I tuoi pensieri
il cui testo è più eloquente di ogni considerazione:
“...lascia che stia vicino e te, se arriva la malinconia, voglio
abbracciare i tuoi pensieri ad uno ad uno...”
Ancortu è una
canzone il cui testo è volutamente scritto in dialetto salentino,
per denunciare razzismo e decadenza etica, il brano è riproposto
anche in versione remix, con ritmi incalzanti e coinvolgenti.
Internet mon amour
Eliòpolis – La città
del sole è stato distribuito in Italia e in Grecia nel 2001, da
allora non è stato più ristampato. Lo si può trovare su ebay,
inoltre qualche canzone è stata postata su YouTube. Nel sito
ufficiale di Franco (www.francosimone.it), all'interno della pagina
dedicata a questo album, sono presenti i demo di ogni brano, della
durata di un minuto ciascuno, la particolarità consiste nel fatto
che sono stati editati personalmente da Franco.
Copyright © by William
Molducci
4 commenti:
bellissimo cd, bellissima recensione
Uno dei CD più originali di Franco Simone: molto belli i nuovi arrangiamenti delle canzoni riproposte e bellissime le canzoni nuove.
Deliziosa "I tuoi pensieri", non si smetterebbe mai di ascoltarla
Album piu' che bellissimo, lo trovo molto interessante.
E gia', il nostro grande Poeta, ci ha sempre fatto sognare...sempre.
Oltre alla sua grande serieta' e alla sua immensa professionalita',
ci ha dato la sua amicizia, che vale tantissimo.
Grazie William.
Un riassunto dell'album si trova su youtube a questo indirizzo
https://www.youtube.com/watch?v=qeu4qUKVRFk
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