di
William Molducci
Tiziano
Ferro, in qualità di ospite, ha aperto il 67° Festival di Sanremo
con “Mi sono innamorato di te”, omaggio a Luigi Tenco
tragicamente scomparso cinquant’anni fa durante la sua
partecipazione alla kermesse sanremese. Il ricordo di Tenco è
proseguito con la versione strumentale di “Vedrai vedrai”,
eseguita dall’orchestra del Festival con una ricca e suggestiva
sezione di archi.
L’edizione
2017, presentata da Carlo Conti e Maria De Filippi, è stata accolta
con successo dai telespettatori, con il record di ascolti per ognuna
delle cinque serate, culminato con il 58,4% di share della finale.
Francesco
Gabbani ha vinto a sorpresa Il Festival di Sanremo, superando nello
scontro finale la favorita Fiorella Mannoia, al terzo posto si è
classificato Ermal Meta, rivelazione della rassegna anche grazie
all’interpretazione di “Amara terra mia”, il brano di Domenico
Modugno con cui ha primeggiato nella serata delle cover. Gabbani si è
aggiudicato il Festival con “Occidentali’s Karma” una canzone
orecchiabile e festaiola, sottolineata dall’esibizione del
ballerino Filippo Ranaldi, esibitosi sul palco con addosso la
maschera di una scimmia. L’anno scorso il cantante toscano vinse la
sezione nuove proposte di Sanremo con “Amen”.
Francesco Gabbani |
Fiorella
Mannoia ha partecipato per la quinta volta a Sanremo con “Che sia
benedetta”, un brano emozionante, caratterizzato da una lunga
progressione musicale e da un inciso inconsueto. La canzone si adatta
bene alle corde vocali di Fiorella ed è in linea con il suo
repertorio, un inno alla vita tra amore e impegno.
“Che
sia benedetta” è un pezzo che nella forza emotiva richiama
“Chiamami ancora amore”, con cui Roberto Vecchioni vinse il
Festival del 2011. Sono passati sei anni e da allora gli italiani
hanno senz’altro maggiore voglia di leggerezza, preferendo
distrarsi con i ritmi di Gabbani piuttosto che appassionarsi alle
argomentazioni della cantante romana.
Questa
edizione del Festival ha evidenziato, caso mai ce ne fosse stato
bisogno, l’incedere di un inevitabile cambio generazionale, negando
l’accesso alla finale ad alcuni storici protagonisti: Al Bano, Ron,
Gigi D’alessio.
Fiorella Mannoia |
Paola
Turci ha preso parte alla gara con la grintosa “Fatti bella per
te”, 31 anni dopo l’esordio con “L’uomo di ieri” di Mario
Castelnuovo e Gaio Chiocchio. Zarrillo si è presentato, per la
dodicesima volta, con “Mani nelle mani”; mentre nella serata
delle cover ha riproposto “Se tu non torni”, storico brano di
Miguel Bosè, conosciuto in tutto il mondo di lingua spagnola con il
titolo di “Si tu no vuelves”.
Frame tratto dal videoclip di "Occidentali's Karma" |
L’ambito
Premio della Critica “Mia Martini”
è stato vinto da Ermal
Meta con “Vietato morire”,
mentre Fiorella Mannoia si è aggiudicata il premio Sergio Bardotti
per miglior testo e il premio Lucio Dalla della sala stampa. Il
premio Giancarlo Bigazzi, per il miglior arrangiamento, è andato ad
Al Bano con il brano “Di rose e di spine”, una romanza di altri
tempi confezionata ad arte da Maurizio Fabrizio per la vocalità del
cantante pugliese.
La
sezione Nuove proposte è stata vinta da Lele con “Ora mai”, il
ventenne di Pomigliano D’Arco arrivato sul palco dell’Ariston
direttamente da Amici,
mentre il Premio Mia Martini Nuove Proposte è stato assegnato a
Maldestro, nome d’arte di Antonio Prestieri, l’artista campano in
gara con il brano “Canzone per Federica”.
MIchele Zarrillo (ph. by Francesco Barozzi) |
Come
da tradizione sul palcoscenico del festival si sono succeduti
numerosi ospiti, non prima di avere riservato un generoso tributo
mediatico agli uomini e alle donne che dedicano la loro vita agli
altri, soprattutto in occasione di calamità ed eventi drammatici:
croce rossa, vigili del fuoco, soccorso alpino, forze armate, guardia
di finanza e protezione civile. Un altro grande protagonista è stato
Zucchero Fornaciari, esibitosi in un apprezzato duetto virtuale con
Luciano Pavarotti, riproponendo quel “Miserere” che incisero
insieme nel 1992.
Paola Turci (ph. by rabendeviaregia) |
Molto
apprezzata anche Giorgia, che ha cantato il nuovo brano “Vanità”
e un medley dei successi che l’hanno resa famosa: “E poi”
(esordio sanremese del 1994), “Come saprei” (vittoria al Festival
del 1995) e “Di sole e d’azzurro”. La sua performance è stata
emozionante e non è mancato un pizzico di ironia, soprattutto
durante l'esecuzione di “Come
saprei”, quando
ha scherzato con il pubblico improvvisando una gag durante l’acuto
finale.
Presentato
da Maria De Filippi, il giovanissimo Emanuele Fasano ha suonato “Non
so come mai”, il suo singolo d’esordio prodotto da Caterina
Caselli. Emanuele è diventato un fenomeno virale su Internet grazie
al video che lo ritrae mentre suona il pianoforte alla stazione
ferroviaria di Milano. Il ragazzo è figlio di Franco Fasano,
vincitore come autore del Festival di Sanremo 1989 con il brano “Ti
lascerò”, interpretato da Anna Oxa e Fausto Leali. Tra gli ospiti
saliti sul palco dell’Ariston citiamo Keanu Reeves, Robbie
Williams, il
trio Insinna-Cirilli-Brignano, Mika, Enrico Montesano, Rita Pavone,
Raoul Bova, Francesco Totti.
Francesco Gabbani e Fiorella Mannoia durante la cerimonia di premiazione |
L’edizione
di Sanremo 2017 ha ottenuto un ottimo successo televisivo, il
prossimo anno occorrerà migliorare ulteriormente la qualità delle
canzoni per non disattendere le aspettative del pubblico.
Francesco Gabbani - Occidentali's Karma (video ufficiale)
Copyright
by William Molducci
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