Pillole
di musica: Nevica sulla mia mano - Lucio Dalla e Roberto Roversi
di
William Molducci
Una
delle più belle sorprese editoriali e allo stesso tempo
discografiche, uscite verso la fine del 2013, è senza alcun dubbio
il cofanetto intitolato Nevica sulla mia mano, che raccoglie
un libro e le canzoni frutto della collaborazione tra Lucio Dalla e
il poeta bolognese Roberto Roversi.
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A partire dal 1973 con l'album Il giorno aveva cinque teste e sino al 1976, con Automobili, passando per Anidride solforosa del 1974, si sviluppa una delle più importanti simbiosi artistiche della storia della musica italiana, nata per merito del produttore Renzo Cremonini e concretizzatasi grazie alla RCA Italiana.
A partire dal 1973 con l'album Il giorno aveva cinque teste e sino al 1976, con Automobili, passando per Anidride solforosa del 1974, si sviluppa una delle più importanti simbiosi artistiche della storia della musica italiana, nata per merito del produttore Renzo Cremonini e concretizzatasi grazie alla RCA Italiana.
Roberto
Roversi è stato uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, oltre
che scrittore, giornalista e libraio. Ha fondato la rivista
Officina assieme a
Pier Paolo Pasolini; dopo la pubblicazione per Einaudi di Dopo
Campoformio, si è costantemente rifiutato
di affidare le sue opere ai grandi editori, limitando la sua
produzione a tirature limitate di cui si è occupato personalmente.
Con lo pseudonimo di Norisso ha scritto canzoni anche per gli Stadio,
tra queste la nota Chiedi chi erano i Beatles.
Canzoni
quali Anidride solforosa, Il coyote, Il motore del
2000 e Nuvolari,
sono ancora amate e attuali. Il cofanetto si compone, inoltre,
di un quarto CD contenente 10 brani inediti in versione live, un
parlato tratto da un concerto del 1973 e 3 demo,
oltre a un libro di 200 pagine, curato da Antonio Bagnoli, nipote di
Roversi, che raccoglie fotografie, manoscritti, dattiloscritti di
lavorazione, inediti e lettere tra i due artisti bolognesi, vere e
proprie testimonianze del loro sodalizio. Il CD di inediti propone
anche i brani esclusi da Automobili,
insieme ai provini (accompagnati dal solo pianoforte), di tre brani
quali Carmen Colon,
Parole incrociate e
Nuvolari, quest'ultima
versione è più lenta e melodica rispetto a quella ufficiale. Tra i
live segnaliamo i cinque pezzi tratti dallo spettacolo teatrale Enzo
Re e la versione non censurata
di Intervista con l'avvocato.
Dagli
scritti si evince un rapporto tra i due burrascoso, ma di stima
assoluta, tanto che negli ultimi anni arrivarono ad ammettere
l'importanza di quel loro rapporto tanto combattuto, fonte di
ispirazione e di cambiamento del loro modo di essere artisti. Il
rapporto si interruppe dopo l'uscita di Automobili,
che nacque dallo spettacolo teatrale Il futuro
dell'automobile. Roversi non si
riconobbe nella versione discografica, priva delle cinque canzoni più
politiche e di due strofe del brano intitolato Intervista
con l'avvocato. Il poeta accusò
Dalla di non avere difeso adeguatamente il progetto e decise di
firmare i brani con lo pseudonimo di Norisso.
Successivamente,
sollecitato e fortemente incoraggiato da Ennio Melis, l'allora
direttore generale della RCA, Dalla iniziò a scrivere anche i testi
delle sue canzoni, che furono raccolte nell'album Com'è profondo
il mare del 1977. Da quel momento ebbe inizio una terza vita
artistica per il cantautore bolognese, che lo portò a essere uno dei
maggiori protagonisti della scena musicale italiana e
successivamente, grazie a Caruso, anche di quella
internazionale.
La
riappacificazione tra i due grandi artisti avvenne negli anni
novanta, quando Dalla incise, nel suo album Cambio del 1990,
il brano Comunista e musicò i testi del poeta bolognese per
la messa in scena dello spettacolo teatrale Enzo Re,
avvenuta per la prima volta a Bologna, nel giugno del 1998.
I
tre album frutto del loro sodalizio artistico rappresentarono una
novità e soprattutto un'anomalia nell'ambito della musica d'autore
italiana degli anni '70 e ora dopo quarant'anni mantengono inalterato
il loro fascino di mistero poetico e monumento alla creatività. Per
comprenderli pienamente non basta ascoltarli distrattamente o
inserirli in un iPhone qualsiasi, ma, vanno “letti” e soprattutto
ci si deve abbandonare all'ascolto, cercando di assimilare ogni
strofa, frutto di ore di pensiero e discussione.
A
Lucio Dalla è attribuita questa frase: “Se non avessi incontrato
Roberto Roversi, adesso farei l'idraulico”. Il cantante bolognese
decise di iniziare seriamente la collaborazione con il poeta, nel
momento in cui lesse un verso del brano La
canzone di Orlando:
“...nevica sulla mia
mano e il mio
cavallo è oramai lontano”,
scelto oggi come titolo di questo cofanetto e prima scintilla di
creatività dell'album Il
giorno aveva cinque teste,
che decretò la metamorfosi artistica di Dalla, dopo la fine dei
fasti sanremesi dei primi anni settanta.
Copyright
© by William Molducci
1 commento:
canzoni stupende di grandi artisti
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