martedì 7 luglio 2015

Renzo Arbore, 78 anni compiuti a Mosca

78 anni di vitalità, festeggiati al Cremlino
di Simonetta Sandri
Mercoledì 24 Giugno, Renzo Arbore ha festeggiato i suoi 78 anni, e l’ha fatto con allegria, e, soprattutto, con originalità, come sempre. Perché l’evento è avvenuto, sul palco del teatro del Cremlino, il Palazzo dei Congressi dove Krusciov e Breznev parlavano a migliaia di delegati giunti da tutta l’Unione Sovietica, luogo che sarebbe immensamente piaciuto al romagnolo e “rosso” Ferrini, uno dei personaggi cult di “Quelli della Notte”, di esattamente 30 anni fa. Una sala piena.



In questo luogo storicamente importante, oggi divenuto punto di ritrovo culturale per i numerosi concerti che vi si tengono, Arbore si è esibito, con la sua Orchestra Italiana, davanti a molti illustri invitati, imprenditori, ministri ed esponenti di spicco del mondo della cultura russa. L’artista è stato invitato dall’Ambasciata Italiana a Mosca e dal sindaco della città, come ha detto in un’intervista su Rai Tre la settimana scorsa. Lo spettacolo è stato ripreso anche dalla televisione russa; sono molti a ricordare ancora la sua esibizione storica sulla Piazza Rossa nella primavera del 1996. All’epoca, la piazza era andata in visibilio davanti a una versione mandolinata, al ritmo di tarantella, di “Oci Ciornie”. Oggi Arbore, pioniere innovatore di varietà e costume, messaggero di un’Italia colorata e folkloristica, è ambasciatore dell’Expo di Milano nel mondo ed è tornato a Mosca anche per promuovere la manifestazione, con immagini, video e messaggi importanti e potenti.

Sala interna del Cremlino


Abbiamo avuto la fortuna di esserci, a questo divertente e unico evento mondano, di poter sentire brani napoletani e classici fra le mura di un edificio tanto imponente e sorprendente, che ci ha accolto con marmi e simboli sovietici maestosi. Immersi dalla storia ma anche dalla modernità.

Momenti del concerto di Renzo Arbore


Il “maestro dello swing”, l’“attore multigenere” o il grande “jazz man”, com’è definito in Russia, ha portato una musica coinvolgente di grande qualità, talento, potenza, energia e colore in un pubblico inizialmente un po’ tiepido ma completamente coinvolto dopo cavalli di battaglia molto amati dai russi come “L’italiano” di Toto Cutugno o l’immensa, sempre verde e intramontabile “Volare” di Domenico Modugno. Si parte con “O Sarracino” e Guaglione” di Renato Carosone, si passa per “I' te vurria vasà” (con immagini del grande Roberto Murolo), il crescendo arriva con “Come facette mammeta” e “O Sole mio”. Il tripudio finale con “O’ surdato ‘nnamurato”. Bellissimo il pezzo di mandolini, avvicinati alla balalaika russa. Ottima scenografia, luci incantevoli, grande musica.

Durante il concerto sono stati eseguite canzoni italiane famose in Russia come nel caso de "L'Italiano" di Toto Cutugno

I concerti di Renzo Arbore si tengono con grande successo in tutto il mondo

Sentire tarantelle, mandolini e melodie mediterranee in un ambiente che s’immagina freddo per definizione e vederlo scaldare piano piano, da italiani, è davvero emozionante. Non si tratta di puro campanilismo, ma di una sensazione forte, che arriva, avvolge e travolge. Un momento piacevole. Anche di nostalgia per un paese bello, caldo e lontano che sa ancora accarezzare teneramente e intensamente i cuori. Grazie Renzo e buon compleanno. Cento di questi giorni.

Veduta di Mosca

Auguri al Maestro

Renzo Arbore e L'Orchestra Italiana

Fotografie di Simonetta Sandri

Copyright by Simonetta Sandri

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